Turismo, Bono (AgrigentoExtra): “Con il CIR si riduce abusivismo e ci guadagna l’immagine della città”
SCIACCA. “Il CIR (Codice Identificativo Regionale) delle strutture ricettive è molto importante, anche nel nostro territorio ci saranno regole certe per le strutture turistiche, si combatterà l’abusivismo e ci sarà un positivo ritorno d’immagine per il nostro territorio”.
E’ quanto afferma oggi Ezio Bono, referente territoriale dell’Associazione AgrigentoExtra che fa capo alla Confcommercio e che rappresenta le strutture ricettive extralberghiere.
“Era una misura che il settore aspettava da tempo – dice Bono – che in Sicilia è arrivata in ritardo rispetto alle altre regioni, ma che oggi può finalmente darci una visione reale e completa dell’offerta ricettiva cittadina e territoriale, dando il giusto rilievo a chi da anni opera in piena trasparenza e contrastando forme irregolari di ospitalità”.
AgrigentoExtra sta informando gli associati dei dettagli contenuti nel decreto regionale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento si rivolge a tutte le strutture ricettive, compresi gli agriturismo, gli alberghi diffusi, gli alloggi per uso turistico in affitto per brevi periodi (inferiori a 30 giorni), le case vacanza.
Il Codice Identificativo Regionale verrà attribuito dal sistema di gestione dei flussi turistici “Turist@t”, istituito con decreto assessoriale del 2014. Le strutture ricettive già esistenti dovranno fare richiesta del codice attraverso l’apposita sezione della piattaforma, quelle di nuova istituzione dovranno inviare a “Turist@t” la copia della Scia inviata al Comune e richiedere l’inserimento in anagrafica e il rilascio del codice. Per le “case vacanza” il procedimento è simile: sia quelle già esistenti sia le nuove dovranno registrarsi in “Turist@t”, chiedere l’inserimento in anagrafica e il rilascio del Cir. Per i titolari scatta anche l’obbligo di comunicare giornalmente, entro 24 ore dall’arrivo o della partenza, tramite il sistema di gestione dei flussi turistici “Turist@t”, i dati relativi agli arrivi e alle presenze, a fini statistici. Il CIR dovrà essere ben visibile accanto alla denominazione. L’obbligo riguarda qualsiasi mezzo promozionale, anche le piattaforme ospitate da server che si trovano all’esterno dell’Unione europea.
I titolari delle strutture ricettive dovranno adempiere a quanto disposto dal decreto assessoriali entro 30 giorni dal rilascio del Cir da parte Regione. Anche per inserire denominazione e Cir negli annunci e nelle promozioni su piattaforme on line e sui social media c’è un mese di tempo. Chi non adempie rischia una sanzione da 500 a 5 mila euro.