Disagi ospedale, il Comitato Civico pronto ad azioni di protesta insieme ad altri sindaci
SCIACCA- Il Comitato Civico per la Sanità di Sciacca, con il portavoce Avv. Ignazio Cucchiara e il coordinatore Dr. Franco Giordano, oggi interviene sulla situazione dell’ospedale di Sciacca, a pochi giorni dalla riunione svoltasi alla presenza del sindaco Fabio termine, con il commissario dell’Asp di Agrigento, Dr Zappia, con il Comitato Civico Sanità e con l’on. M. La Rocca Ruvolo, presidente della Commissione Salute all’Ars.
Per il Comitato Civico per la Sanità di Sciacca, “le espressioni usate dal Commissario, secondo cui il Pronto Soccorso di Sciacca “non è tra i peggiori della provincia non hanno sicuramente contribuito a rasserenare gli animi degli utenti né degli operatori esposti alle proteste dei pazienti”.
I recenti casi di forti lamentele segnalate dai pazienti, “è semplicemente l’ultimo episodio di una serie di segnali inequivocabili del degrado che si protrae da molto tempo di diversi reparti del presidio ospedaliero di Sciacca, che hanno determinato disagi notevoli per i pazienti e le loro famiglie, spesso costretti a ripiegare su strutture molto distanti dal luogo di residenza o sulle strutture private, più o meno convenzionate”.
Il Comitato Civico per la Sanità di Sciacca ricorda che l’Ospedale di Sciacca “è diventato un DEA solo virtuale”, poiché “i reparti destinati alla gestione delle emergenza, che ne dovrebbero costituire la struttura portante sono lungi dall’essere regolarmente e normalmente operativi”.
Per quanto riguarda il personale, il Comitato comunica di essere stato informato “che tra qualche mese si concluderanno le procedure per la selezione di alcuni dei primari tuttora mancanti. La carenza cronica e grave di personale infermieristico e OSS non sembra destinata ad essere risolta nel breve periodo”.
Insomma, Il Comitato Civico per la Sanità di Sciacca ha rilevato “la contraddizione di un ospedale classificato come DEA di I livello che spesso fornisce personale medico a ospedali dell’ASP attraverso procedure di dubbia legittimità che configurano un programmazione “normale” di questi ospedali attraverso il ricorso al lavoro straordinario o alle cosiddette “prestazioni” aggiuntive, in aperta violazione delle norme vigenti”.
Il Comitato contesta le scelte fin qui operate che “sembrano invece andare verso la dispersione di personale che da Sciacca viene inviato presso altri ospedali sulla base di criteri non sempre trasparenti”. Il Comitato Civico per la Sanità di Sciacca rimarca che “i disagi da tempo percepiti anche dalle popolazioni di altri comuni del distretto, richiederanno azioni più incisive di protesta che verranno discusse e concordate con i sindaci in quanto destinatari delle segnalazioni dei cittadini e che dovranno sempre più diventare protagonisti attivi di qualsiasi programma di utilizzo delle risorse umane, strutturali ed economiche che l’ASP dovesse accingersi ad adottare”.