Riparazione reti idriche, aumentano le ditte al lavoro ma non bastano

SCIACCA. Sono 29 le imprese che in provincia di Agrigento sono impegnate in attività di manutenzione delle reti idriche, di quelle fognarie e degli impianti. Hanno tutte partecipato alla manifestazione d’interesse pubblicata dall’Azienda Idrica Comuni Agrigentini nei mesi scorsi e volta ad individuare soggetti economici disponibili a sottoscrivere un accordo quadro. Un buon numero dopo alcun mesi in cui ci sono stati evidenti difficoltà a trovare ditte disponibili, molte delle quali avevano ed hanno ancora contenziosi per servizi non pagati dal precedente gestore. Non c’è una completa copertura del territorio provinciale, ce ne vorrebbero molte di più per le migliaia di perdite presenti lungo le condotte, ma la loro disponibilità viene ritenuta dai vertici di Aica incoraggiante.

Sembra che si stia gradualmente superando la diffidenza che gli operatori locali avevano (ed in alcuni casi ancora hanno ancora) nei confronti del gestore pubblico che con enormi difficoltà sta cercando di imprimere una svolta alla qualità del servizio idrico in provincia di Agrigento. Le imprese che vengono incaricate da Aica sono così distribuite in tutto il territorio provinciale. Agrigento e Comitini (4); Area di Ribera, Calamonaci, Lucca Sicula, Villafranca Sicula e Caltabellotta (1); Sciacca (2); Sambuca e Montevago (1); Campobello di Licata (1); Ravanusa (1); Canicattì e Castrofilippo (1); Casteltermini (2); San Giovanni Gemini (2); Cattolica Eraclea (1); Montallegro (1); Favara (1); Grotte (1); Licata (1); Naro (1); Area Porto Empedocle, Siculiana e Realmonte (4); Racalmuto (1); Ravanusa (1); Raffadali (2). Inoltre, secondo quanto riferiscono gli uffici tecnici di Aica, operano sul territorio provinciale anche quattro squadre di manutenzione idraulica interne e sette elettricisti, sempre interni all’Azienda consortile. Ci sono delle situazioni particolarmente critiche che richiederebbero la presenza di un maggior numero di imprese e mezzi, come ad esempio Sciacca dove due imprese disponibili sono troppo poche rispetto alle attuali 300 perdite, così come sono insufficienti le quattro del capoluogo e una sola a Ribera.

Da Aica riferiscono che i servizi resi vengono regolarmente pagati e che si confida in un aumento delle imprese disponibilità d effettuare interventi di manutenzione, ma non è ancora del tutto cancellata la diffidenza da parte di operatori che avevano lavorato con il precedente gestore e con la gestione commissariale e vantano cospicui crediti.

Giuseppe Recca