Al Verdura Resort sabato sera un viaggio da sogno tra vini delle Langhe e dell’Etna, e pietanze di Pierangelini
SCIACCA- Serata magica e suggestiva al Verdura Resort, un sabato sera ricco di emozioni grazie alla collaborazione con le migliori cantine italiane selezionate dal Sommelier Nando Papa. Sabato sera il viaggio emotivo lega le Langhe piemontesi e l’Etna. La giovane produttrice Giulia Monteleone e la famiglia Marchesi di Barolo, ospiti speciali del verdura Resort.
Vini prestigiosi abbinati al menù degustazione (5 portate) dello Chef Fulvio Pierangelini, nel suggestivo scenario del ristorante Zagara. I vini della serata saranno: Etna Bianco Doc 2020, Etna Rosso Qubba Doc 2019, della Cantina Monteleone. Barolo Cannubi Doc 2016, Barolo Chinato, della cantina Marchesi di Barolo. Lo Chef Fulvio Pierangelini abbina al nettare degli Dei la sua maestria culinaria: Trompe l’olei di alalunga e anguria, rucola; Ceci, pesce spada e vongole; Ravioli alla carbonara dei Nebrodi; Guance di vitello al barolo, patate e carote al forno; Zuppetta di cioccolato e gelato ai capperi.
MARCHESI DI BAROLO
La tenuta Marchesi di Barolo si estende in circa 100 ettari di vigneti nelle Langhe piemontesi, nel paese di Barolo. I Marchesi di Barolo furono i primi a vinificare le uve Nebbiolo in uno stile secco e il Barolo, come lo conosciamo oggi, nasce nelle loro cantine. È questa visione, unita a una sintesi naturale di clima, cultura e cura che conferisce ad ogni bottiglia di Marchesi di Barolo le sue caratteristiche straordinarie e uniche. La prima dinastia Falletti insediò vigneti nei possedimenti di famiglia, che furono poi acquisiti alla fine dell’800 da Pietro Abbona, patriarca indiscusso del Barolo. Da quel momento, Marchesi di Barolo ha sostenuto una vibrante storia di innovazione e successo. Dal 2006 la tenuta è sotto la direzione della famiglia di Ernesto e Anna Abbona i quali, ancora oggi, amano definire la cantina come un’azienda di famiglia con i valori di chi l’ha fondata.
CANTINA MONTELEONE
Una storia di famiglia con tre protagonisti: la figlia Giulia, il padre Enrico e l’enologo Benedetto Alessandro. In questo contesto, è difficile tracciare una linea di demarcazione tra vita e lavoro, quando la cura della vigna e la produzione del vino fanno parte della quotidianietà. Un progetto che inizia nel 2017 quando, dopo una lunga ricerca, la famiglia individua due ettari di vigna vecchia a pochi passi dal fiume Alcantara. Siamo ai piedi dell’Etna, a poco meno di 500 mt sul livello del mare e a meno di cinquanta passi dall’antica Cuba di Santa Domenica, un gioiello bizantino di rara ed integra bellezza. Arrivati qui, in una torrida giornata d’estate, un vento caldo spazzò via i dubbi e le perplessità: era quello il locus amenus che si stava cercando, il posto giusto dove creare un prodotto figlio dell’Etna, dalle caratteristiche uniche. L’azienda è oggi in continua espansione, con l’obiettivo di coltivare nuove varietà e produrre nuovi vini.