Il “nuovo” PD funziona. Il risultato premia Catanzaro e si scrolla il “peso” del “monocolore” in giunta

SCIACCA- Il “nuovo” PD funziona. Bisogna dare merito alla realtà. Una realtà difficile quella del PD che proviene da cinque anni di amministrazione della città non facile. Anzi, piena di insidie, avvenimenti e accadimenti, che hanno reso irto il percorso quinquennale sotto l’egida di Francesca Valenti.

Il PD ha avuto un consenso di 1.744 voti pari al 9,21%. Praticamente, non ha perso posizione rispetto al 2017 quando sommò un consenso di 1.800 voti pari al 7,88%. Ma vi è di più. Il partito che fa riferimento al deputato Michele Catanzaro, si è presentato con due liste, PD e Ferdinandea. Quest’ultima ha ottenuto 1.345 voti pari al 7,10%.

La sommatoria delle due liste dà il risultato di 3.089 pari al 16,31%. Un risultato che sconvolge le previsioni, ma soprattutto cancella quel “capo di imputazione” che il PD si portava: quello di essere responsabile degli ultimi cinque anni di amministrazione con la Valenti. I numeri sono numeri, il resto è opinione. E i numeri, certamente, non penalizzano il deputato Catanzaro e il PD.

C’è da sottolineare che il risultato del PD appare ancora più significativo se si considera la composizione della lista. Una lista dove i giovani dominano. Infatti, i “nomi che tirano” sono nella seconda lista “Ferdinandea” dove i candidati sono del calibro di Fabio Leonte e Giuseppe Ambrogio, ma anche con i nomi degli assessori Bacchi e Lo Cicero.

Insomma, il PD ha fatto bingo, nonostante tutto. Dare a Cesare ciò che è di Cesare. I meriti del PD sono duplici. Ha azzeccato la strategia elettorale, primo cambiando profilo non rinunciando al simbolo del partito: da “vittima” si è trasformato in “rinnovato”. In più, l’operazione con Fabio termine gli ha giovato. Termine è riuscito a dare una nuova verginità al PD, partito che due mesi fa criticava duramente.

Soddisfatto può essere, senza dubbio, il segretario provinciale del PD, il saccense Simone Di Paola che fa il paio con Michele Catanzaro.

Filippo Cardinale