Cari candidati, occhio alle false promesse, amministrare sarà molto più complesso che scrivere il programma elettorale
SCIACCA. Campagna elettorale ormai alle battute finali per ciò che riguarda i candidati a sindaco ed i tantissimi candidati per il rinnovo del consiglio comunale. Domani a mezzanotte finiranno la loro corsa verso il palazzo di via Roma. Ma la loro ansia quotidiana proseguirà il giorno di voto e soprattutto in quello dello spoglio di lunedi 13 giugno.
E’ stata una fase molto stressante sul piano psicofisico, i candidati a sindaco in particolare, arrivano a sera quasi sfiancati. Non è facile essere lucidi alla fine di una lunga giornata di incontri e comizi di quartiere. Spesso hanno dovuto rinunciare agli ultimi incontri della giornata, a quei momenti conviviali che nelle campagne elettorali si organizzano con abitudine nelle pizzerie, nei ristoranti, ma sopratutto nelle case di villeggiatura estive.
I candidati ascoltano i cittadini, i loro problemi ed i loro suggerimenti: la gran parte sono situazioni note, alcune si possono risolvere entro il breve termine, per altre occorre tempo. Tantissimi gli impegni presi e le promesse fatte, come accade in ogni campagna elettorale nella corsa spasmodica di ottenere più consensi possibili. Tanto è l’adrenalina che coglie i candidati nei giorni della campagna elettorale, che a volte si promettono cose impossibili, o quasi.
Abbiamo sentito in determinate occasioni che si sono fatte promesse paradossali e fantasiose, qualche volta a noi addetti ai lavori è scappato pure un sorriso ascoltando di idee che inevitabilmente resteranno in quel libro dei sogni che è il “programma elettorale”. Ci sono stati anche evidenti scivoloni da parte di candidati che pensano di conoscere un problema e lo analizzano individuandone le soluzioni, ma in realtà dimostrano di non saperne i dettagli e tutti i passaggi storici. Sostenere poi determinate promesse senza individuare con quali risorse economiche realizzarle è l’errore più grossolano, al quale gli elettori-cittadini devono fare molte attenzione.
Il linguaggio della verità è quello che conta in questi momenti, e noi elettori dobbiamo tenere gli occhi bene aperti e ascoltare con attenzione ogni parola. I candidati devono essere onesti soprattutto con se stessi. Devono rispondere ai cittadini guardando il futuro e impegnandosi a trovare risposte concrete, a volte anche ammettendo che la soluzione è difficile e certo non immediata.
Un ultimo messaggio va a tutti i candidati a sindaco che in un clima di euforia in questo momento si sentono giustamente tutti ottimisti: ricordate che “amministrare sarà molto più complesso che scrivere il programma elettorale”.
Giuseppe Recca