Da Confcommercio appello ai candidati Sindaco di Sciacca
SCIACCA. Con un’iniziativa che nasce dalla volontà di attivare uno spirito di collaborazione con chi sarà chiamato a governare la città, la Confcommercio ha stilato un documento di due pagine che viene portato all’attenzione dei tre candidati a Sindaco. Una scelta diversa dai tanti confronti che numerose categorie produttive hanno avuto in questi giorni. A nome dei commercianti il presidente provinciale dell’organizzazione di categoria, Giuseppe Caruana, riferisce di avere letto i programmi ed ha ritenuto utile ascoltare i pretendenti alla poltrona di primo cittadino senza necessariamente legare il momento di confronto alla singola tematica del commercio, che per la sua complessità non può essere affrontata in un tempo limitato.
“Il Commercio, come il Turismo, l’Agricoltura e la Pesca, non devono essere argomenti a compartimenti stagni, ma diventano ancor più oggi di ieri, comparti complementari tra loro da ogni angolazione si guardino. Le idee, i buoni propositi – dice la Confcommercio – sono spesso slogan che difficilmente per come sono sviluppati in questi contesti elettorali, possono essere realmente presi in analisi per approfondimenti o valutazioni serie”.
I commercianti attendono poi un confronto successivo all’esito elettorale, ma per fare capire ai candidati come stanno le cose forniscono alcuni numeri: su un totale di 35.000 imprese attive in provincia di Agrigento, Sciacca rappresenta con 3140 imprese attive per un totale di 6958 addetti il 9% delle imprese in provincia e l’8,8% degli addetti ai lavori. I settori più rappresentativi in termini di numeri occupazionali sono: settore addetti Edilizia 768 Agricoltura 852 Pesca 488 Servizi alla persona 162 Ricettività extra alberghiera 98 Ristorazione 692 Commercio 1735. Questi settori rappresentano in termini assoluti il 70% della forza lavoro complessiva.
Confcommercio invoca responsabilità del governo della città. I commercianti vogliono essere messi in condizione di aiutare a sviluppare il comparto e mettono a disposizione la formazione sul campo per fornire nuove idee e sviluppare nuove imprese.
“Ascolto e condivisione è ciò che chiediamo – dice Giuseppe Caruana – offrendo il nostro quotidiano lavoro, il nostro costante investimento nelle nostre attività che significa investire nella propria città, cercando di renderla migliore nella sua vivibilità”. E auspicano una città che offra servizi adeguati e non degrado, dialogo e compartecipazione nelle scelte, sensibilità e rispetto verso un comparto vitale e necessario per qualsiasi idea di sviluppo ognuno di voi ha già messo in cantiere.
Per Confcommercio “non è ammissibile che nel recente passato si dovevano superare atteggiamenti pregiudizievoli nei confronti delle imprese, come se creare reddito, sviluppo e lavoro per se e per i propri dipendenti fosse insignificante e poco utile per la città, o come spesso è accaduto individuati più come ostacoli da superare”. Quello che gli operatori economici chiedono ai tre candidati a sindaco, qualunque ruolo o risultato raggiungeranno, che all’indomani di queste elezioni mettano in campo lo stesso loro impegno, la stessa loro passione giornaliera e ci mettano il cuore.