Al via le celebrazioni per l’anno giubilare “Sulle orme del Venerabile Andrea da Burgio
BURGIO- Iniziano, da domani 25 maggio, nella cittadina delle campane e della ceramica, le celebrazioni in onore del Venerabile Andrea da Burgio, promosse dal Vicepostulatore fra Michele Barone e dall’Arciprete Davide La Corte. Celebrazioni che termineranno il 16 giugno, data del 250esimo anniversario della sua morte.
Mercoledì 25 maggio sarà presente a Burgio, proveniente da Roma, il Postulatore Generale per le cause di beatificazione, Fra Carlo Calloni. Sarà l’occasione nella quale sarà proiettato un video dedicato al Venerabile e presentate alcune testimonianze di devoti che da lui hanno ricevuto delle grazie.
Dopo la celebrazione della Santa Messa, sarà presentata una canzone, dal titolo ‘E mi avvicino a te’, dedicata al Venerabile, eseguita dal soprano Piera Grifasi e dal tenore Giuseppe Infantino, su musiche del Maestro Sillitti e testi di Vito Ferrantelli.
Gli alunni dell’Istituto Comprensivo ‘A.G.Roncalli’ di Burgio si esibiranno in un musical che riassume le tappe più importanti della vita dell’Umile fraticello.
Il Venerabile Andrea da Burgio, al secolo Nicolò Sciortino, frate laico Cappuccino nacque a Burgio (Ag) il 10 Settembre 1705. All’età di trentacinque anni entrò nel Convento dei Frati Minori Cappuccini di Monte San Giuliano (l’odierna Erice), ove fece il noviziato e indossò l’abito cappuccino (24 aprile 1735). Nel 1746 fu inviato in Africa e vi rimase per diciassette anni impegnato nelle missioni in Congo ed in Angola.
Nel suo lungo peregrinare per il mondo è stato anche a Lisbona, in Portogallo, dove, grazie alla sua fama di santità e alle sue doti taumaturgiche, fu richiesto alla corte di Re Giuseppe Emanuele I, figlio di Giovanni V, che aveva paradossalmente firmato un decreto di espulsione dal regno di tutti i religiosi.
Il Re Giuseppe I, che aveva conosciuto frate Andrea nel 1746 durante un viaggio in Africa, ottenne dal Papa il permesso di farlo rimanere per un periodo nella sua reggia. Nel suo peregrinare fra Andrea fu anche in Spagna dove guarì il viceré di Cadice dalla paralisi.
Nel luglio del 1763, rientrò in Sicilia, a Palermo, dove morì il 16 giugno 1772. Il 9 febbraio 1873 il Santo Padre Pio IX lo proclamò venerabile.
Nel 2012 le spoglie mortali del Venerabile sono state traslate nel Convento dei Cappuccini di Burgio, suo paese natìo. Egli simboleggia i valori universali di umanità e umiltà ed il suo messaggio corrisponde pienamente al suo stile di vita, fondato sulla semplicità e sulla preghiera.
I concittadini di Burgio e i suoi devoti sparsi in tutto il mondo oggi ne reclamano a gran voce la beatificazione.