Raffadali, uccise il figlio violento a pistolettate: giudizio immediato per il poliziotto
AGRIGENTO- Giudizio immediato per Gaetano Rampello, 57 anni, poliziotto in servizio al reparto mobile della questura di Catania, arrestato lo scorso primo febbraio dopo aver confessato l’omicidio del figlio ventiquattrenne Vincenzo Gabriele.
Lo ha disposto il gip di Agrigento, Francesco Provenzano, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Chiara Bisso. Il dibattimento è in programma l’8 luglio davanti alla Corte di assise di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara.
E’ stato arrestato lo scorso primo febbraio dopo aver confessato l’omicidio del figlio ventiquattrenne . L’agente ha detto di avere fatto fuoco dopo l’ennesima aggressione: “Ho avuto un corto circuito”. All’origine dell’omicidio ci sarebbero i problemi psichici del giovane che più volte, nel corso degli anni, avrebbe picchiato il padre estorcendogli del denaro. Quella mattina, in Piazza progresso, a Raffadali, si sarebbe consumata l’ennesima aggressione. Padre e figlio avevano preso appuntamento per la consegna di 30 euro: il giovane avrebbe aggredito e picchiato il padre rapinandolo di ulteriori 15 euro che teneva in tasca.
Il poliziotto, a quel punto, quando il figlio si è girato per andare via, gli ha scaricato 12 colpi della pistola di ordinanza davanti alla telecamera di una banca. Poi ha chiamato i carabinieri e si è consegnato spiegando di aver avuto un corto circuito.
Secondo la procura, invece, si sarebbe trattato di un omicidio premeditato.