Stagione balneare post Covid cominciata: dove è vietata la balneazione in provincia
SCIACCA. E’ cominciata lo scorso 1 maggio la stagione balneare Sicilia 2022. Lo prevede l’annuale decreto dell’Assessorato regionale alla salute Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico. E’ la stagione del ritorno alla quasi normalità nelle spiagge, all’utilizzo della fascia costiera senza più le corpose limitazioni dei due anni di pandemia, anche se ci sono sempre delle prescrizioni da rispettare. La stagione balneare per decreto proseguirà poi fino al prossimo 31 ottobre. E’ una partenza tardiva rispetto a quanto avvenuto nelle altre regioni italiane, con poche modifiche per quanto riguarda il tratto di costa della provincia di Agrigento.
Ecco i tratti di mare non adibiti a balneazione per inquinamento: Agrigento 200 metri a destra e 200 metri a sinistra foce fiume Naro (400 metri), 200 metri a destra e 300 metri a sinistra foce fiume Akragas (500 m); Licata 200 metri a destra e 300 metri a sinistra foce fiume Salso (500 m); Palma di Montechiaro 250 metri a destra e 200 metri a sinistra foce fiume Palma (450 m); Realmonte 100 metri a destra e 100 metri a sinistra vallone Forte (200 m); Sciacca lido Salus (554 m), vallone Cansalamone (280 m), foce di Mezzo torrente Ganetici 8200 m); Siculiana 150 metri a destra e 200 metri a sinistra Torrente Canne (350 metri). C’è poi l’elenco delle aree non adibite alla balneazione perchè nelle vicinanze delle aree portuali: Agrigento porto San Leone (245 metri); Licata area portuale (1800 m), Marina cala del Sole (322 m); Menfi porto di Porto Palo (312 m); Palma di Montechiaro molo foraneo Marina di Palma (150 m); Porto Empedocle area industriale Asi (1650 m), porto (495); Sciacca porto (870 m); Siculiana porto Siculiana Marina (210 m).
Ed ancora, non sono adibiti alla balneazione in seguito ad ordinanze per motivi di sicurezza, i seguenti tratti di costa: ad Agrigento costone località Caos (1900 metri), località Drasy (3000 m), ex Oceano Mare San Leone (70 m); a Porto Empedocle Area Industriale Asi (1650 m), Centrale Enel (500 m); a Realmonte Scala dei Turchi (1750 m); a Sciacca Rocca Regina sotto promontorio Terme (550 m).
I tratti di mare e di costa già vietati alla balneazione per inquinamento, possono essere soppressi o rideterminati, per la successiva stagione balneare, solo a seguito di acquisizione di idonea documentazione, da parte dei Sindaci dei Comuni interessati, attestante l’avvenuta messa in atto delle misure di risanamento e/o consolidamento dell’area interessata con l’effettuazione di ulteriori campionamenti di acqua di mare, così come previsto dall’articolo 2 del Decreto Interministeriale del 30 marzo 2010. Ma ci sono casi in cui negli anni non sono stati eseguiti aggiornamenti e le zone vietate alla balneazione continuano ad essere precluse, ma solo sulla carta, come nel caso di Lido Salus a Sciacca, dove c’è una delle spiagge più frequentate ma con i cartelli di divieto collocati dal Comune, così come prevede la normativa.
Per la stagione in corso ci sono poi le linee guida di prevenzione per evitare assembramenti, dalla necessità di privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione a riorganizzare gli spazi, dal favorire l’ampliamento delle zone d’ombra per prevenire gli assembramenti ed una regolare e frequente igienizzazione delle aree comuni. Resta in vigore l’obbligo di disinfettare le attrezzature.
Giuseppe Recca