Vial Lido, la montagna ha partorito il topolino: un pò di cemento e via. Cinque mesi a…pensare
SCIACCA- Cinque mesi dopo il nubifragio (notte tra 10 e 11 novembre scorso) e dopo innumerevoli disagi, l’amministrazione ha partorito una brillante idea per rendere transitabile il tratto della via Lido chiuso in prossimità della frana che ha anche danneggiato una palazzina. Un pò di cemento e via. Si passa a stento. E, quasi certamente, si farà ricorso al semaforo per il senso unico alternato.
La via Lido, tra l’altro, è interessata da varie perdite idriche senza che l’AICA intervenga. Acque a fango costantemente presente sulla via rendendola ancora più pericolosa.
Anche il Comitato Lido-Ferdinandea interviene oggi con una nota. “Francamente dopo mesi da quei tragici eventi dell’alluvione ci saremmo aspettati decisamente di più, con particolare riferimento alla definizione di una viabilità alternativa, via Isola Ferdinandea; alla rimozione delle cause di pericolo su quel tratto di strada ed in altri tratti della via Lido con le esplosioni fognarie?; due collettori sono ancora rotti, e tremiamo al pensiero di quello che avverrà con le piogge torrenziali tra settembre e novembre prossimi; la risoluzione delle terribili condizioni a cui sono costretti le famiglie di sfollati della via Lido”.
“Ci chiediamo inoltre cosa sia cambiato in cinque mesi per permettere la riapertura, se a giudizio di questa amministrazione il transito non costituisce pericolo , allora perché non riaprire la via Lido 5 mesi fa?”, è il punto di domanda del Comitato.