Diplomi falsi, tra gli indagati anche un riberese
RIBERA. C’è anche un riberese tra gli indagati nell’ambito dell’operazione denominata “Lucignolo”, messa a segno dai Finanzieri del comando provinciale e dagli agenti della Polizia metropolitana di Reggio Calabria che avrebbero fatto luce su una sorta di “diplomificio”, un finto centro di formazione con base in provincia di Reggio Calabria e sedi in altre parti d’Italia, che rilasciava falsi diplomi che poi non venivano riconosciuti dalle istituzioni. Il centro era falsamente riconosciuto e convenzionato con enti pubblici ed università italiane e straniere.
Gli indagati erano in grado di fornire diplomi di laurea di università straniere con la relativa omologazione, di università italiane telematiche nonché certificati di conoscenza della lingua inglese e abilitazioni all’attività didattica nell’ambito dell’assistenza educativa
Le attività formative, dai prezzi esosi, erano organizzate in varie sedi ma non erano riconosciute dalle istituzioni preposte. In alcuni casi i titoli erano rilasciati senza la frequenza di alcun corso o il superamento di alcun esame.