Elezioni, Ignazio Messina si irrobustisce: c’è anche “Insieme per Sciacca”. Imminenti le dimissioni di Nino Venezia
SCIACCA- E’ un treno ad alta velocità, Ignazio Messina. Fila dritto al traguardo senza soste. Leader della coalizione “Patto per Sciacca”, costituito dal gruppo di Ignazio Messina candidato a sindaco, Onda, Sciacca Terme Rinasce e Venti Ventidue, può contare anche sull’apporto della lista civica “Insieme per Sciacca”. Il nome è assai probabile anche se non ancora definitivo. Una lista che non è una costola della Democrazia Cristiana “Nuova”, quella messa in piedi dall’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro. Si tratta della convergenza al sostegno della candidatura di Ignazio Messina del gruppo che fa riferimento all’ex deputato regionale Totò Cascio, con Alberto Sabella, Nino Venezia, Pasquale Bentivegna e all’ex sindaco di Ribera Carmelo Pace.
Le prossime novità, si tratta di ore, dovrebbero culminare con le dimissioni dell’assessore Nino Venezia dalla giunta di Francesca Valenti. Il quadro politico saccense si restringe sempre più e nel contesto prossimo delle elezioni del 12 giugno, Ignazio Messina ad oggi (ma già da tempo) è l’unico politico in campagna elettorale con una fisionomia di coalizione molto delineata.
Non è ancora stata resa ufficiale la candidatura a sindaco di Mizzica con Fabio Termine. Ma lo sarà a breve. Rimangono agitate le acque del mare del centrodestra sempre più in preda a venti di tempesta. E nella burrasca, la riflessione di Fabrizio Di Paola a non candidarsi appare come la scelta ponderata di un comandante che vira verso il porto per assicurare agli ormeggi la sua nave per evitare il naufragio.
Il PD sembra aver preso una boccata di ossigeno psicologico con l’ipotesi della candidatura dell’avvocato Salvatore Mannino. Ma è tutto da verificare anche in considerazione della scia che lascia il PD che ha governato la città e sul quale partito sommano le critiche rivolte all’attuale sindaco. Sindaco che non si misura con l’elettorato e che per “motivi personali” abbandona il confronto alle urne.
Forza Italia, in attesa del “miracolo” della pacificazione del centrodestra, minaccia di essere pronto a “soluzioni diverse”. Va a braccetto con il PD? Interessante ticket da sottoporre all’elettorato, sempre più rumoroso e insofferente verso il vintage politico.
Filippo Cardinale