Indebitamento: 2 siciliani su 5 hanno mutui o prestiti. I pericoli del sovraindebitamento e dell’usura
SICILIA- L’associazione per i diritti del cittadini Codici Sicilia lancia l’allarme sui pericoli derivanti dal sovraindebitamento e dall’usura. Sono 2 siciliani su 5 cinque ad essere indebitati con prestiti o mutui, con una rata media mensile di 278 euro. Un allarme dopo la diffusione dei dati Crif riguardanti le stime fornite da Eurisc.
Dallo studio è emerso che in Sicilia la platea di consumatori che ricorrono al credito è cresciuta al 40,4% del totale dei cittadini maggiorenni. Una grande consistenza è quella dei prestiti personali che rappresentano il 30,2% del totale dei contratti, leggermente sopra la media nazionale (28,4%), mentre i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi spiegano il restante 54,7%, dato che colloca la regione al terzo posto assoluto alle spalle di Calabria (59,5%) e Sardegna (55,8%) La provincia con l’esposizione residua più elevata risulta essere Palermo, con 27.332 euro, che la colloca al 75° posto assoluto nel ranking nazionale guidato da Milano con 53.284 euro.
“L’indebitamento e la conseguente incapacità per il debitore di fare fronte ai propri impegni rischiano di trasformarsi in un incubo in un periodo come il nostro, che risente ancora delle limitazioni della pandemia, dei rincari enormi dei costi dell’energia, del gas e delle utenze e della situazione bellica”, spiega il segretario regionale di Codici Manfredi Zammataro che aggiunge: “dal momento che si viene segnalati alla centrale rischio come cattivi pagatori si va incontro a una vera e propria “morte sociale” in quanto la segnalazione causa per i debitori l’impossibilità ad accedere al credito legale con l’inevitabile conseguenza che in mancanza di supporti sociali e familiari, il ricorso agli strozzini, viene visto dal debitore In maniera illusoria come unica via d’uscita”.
“In questo scenario inquietante c’è il rischio concreto che il forte rallentamento dell’economia possa condannare ulteriormente chi oggi è impossibilitato ad onorare i debiti contratti e che rischia di trovarsi segnalato dagli istituti di credito nelle banche dati dei cattivi pagatori spesso con la propria impresa fallita o con la propria abitazione messa all’asta”, conclude.