Elezioni: calma piatta nel centrodestra, silenzio nel Pd. A marciare è il Patto per Sciacca

SCIACCA- Il barometro politico ha la lancetta fissa su “calma piatta”. A parte Patto per Sciacca, il cui candidato sindaco è Ignazio Messina, il resto delle parti politiche è in silenzio monastico. Ignazio Messina, appoggiato dalle liste VentiVentidue, Sciacca Terme Rinasce, Onda, seguita con riunioni per illustrare il programma e raccogliere proposte. Ieri è stato alla Badia Grande per una iniziativa della lista Sciacca Terme Rinasce.

Il resto della politica, o delle parti che devono scendere in campo per le prossime elezioni di giugno, è in silenzio, ma anche in confusione come quel mondo in fibrillazione di ciò che resta del centrodestra.

Clima di attesa. Ma di che? Ecco come vive la politica saccense la fase preparatoria alla prossima campagna elettorale. Squillano i telefoni, trullano i Whatsapp ma, da molte parti, tutto tace. In attesa di giudizio o di cosa?

L’attesa incessante della ufficialità della data delle elezioni è il viatico per non pensare all’imminente ansia da prestazione che, da qui a breve, colpirà ogni singolo candidato. C’è chi spera che le elezioni si possano svolgere in autunno in concomitanza con le regionali. Ipotesi non supportata da elementi concreti. Anzi, il presidente della Regione Nello Musumeci indica come 12 giugno la data delle elezioni amministrative e dopo 15 giorni l’eventuale ballottaggio.

Dal Partito Democratico nessuna novità. Regna il silenzio, si studiano le mosse per comprendere quale opzione sia più credibile per il post Valenti. Impresa particolarmente ardua. L’onorevole Michele Catanzaro, al di là di qualche intervento sporadico, non è particolarmente attivo. Simone Di Paola, Gisella Mondino, Gianluca Fisco o Sino Caracappa? A chi spetterà la discesa in campo? Mondino e Caracappa sono assessori ed è giusto chiedere il “sacrificio”.

Dal fronte del movimento Mizzica si susseguono incontri programmatici. Ma anche da quella parte non vi è alcuna ufficialità della candidatura di Fabio Termine che, sembrerebbe, essere pronto a scendere in campo già da tempo. Internamente a questo gruppo parrebbero esserci pareri discordanti; la scelta di non ampliare o, addirittura, non generare una coalizione lascia temere sul possibile scenario futuro.

Nel Centrodestra rimane flebile la fiammella dell’attesa di una decisione chiara. La discesa in campo di Fabrizio Di Paola è frenata dal lento ingresso in colazione della componente di Forza Italia, quella che fa riferimento a Nuccio Cusumano e Mario Turturici. Indecisioni, perplessità e ruggini del passato che, ancora oggi, non permettono la definizione di un quadro politico chiaro. In questo bailamme prende posto anche il gruppo politico vicino all’ex parlamentare Totò Cascio, rappresentato a Sciacca da Alberto Sabella,Nino Venezia (ancora oggi assessore della giunta Valenti) e Pasquale Bentivegna. Quest’ultimi sono attratti dalle sirene di Messina considerato come un “luogo sicuro” in cui riporre consensi elettorali. Parrebbe difficile che il gruppo di Totò Cascio possa essere attirato dal richiamo di Nuccio Cusumano a far parte della partita. Le riunioni del Centrodestra si sono fermate, rallentate. Sino ad ora hanno prodotto poco, se non nulla.

La città avanza nel suo degrado. La stagione turistica ha avuto il suo via. Ai turisti si offre una cartolina di Sciacca poco edificante, anzi, mortificante.

Filippo Cardinale