Carbone,Foggia,S.Marco: ancora niente acqua per nuovo guasto. E nessuno lo dice ai cittadini
SCIACCA. Lo scorso 3 marzo il comitato di quartiere San Marco-Maragani scriveva ad Aica e al Comune di Sciacca per segnalare mancanza di erogazione idrica (un problema analogo anche a Carbone e Foggia che sono serviti dalla stessa condotta) e assenza di comunicazione rispetto alla rottura della condotta che da indiscrezioni si era appresa.
La mattina del 4 marzo Aica con una nota inviata agli organi di stampa (non al comitato) comunicava che avrebbe completato in giornata la riparazione e che la distribuzione sarebbe ripresa regolarmente già nella stessa giornata (4 marzo) ma che per normalizzarsi avrà bisogno dei necessari tempi tecnici.
Oggi, 6 marzo, le zone in questione non hanno ancora avuto nessun approvvigionamento. Da due giorni gli utenti attendono che dai rubinetti esca di nuovo acqua. Tutti a chiedersi del perchè il servizio di erogazione non è ripreso nonostante la precisa comunicazione di Aica. Ed anche questa volta, come la precedente, da “indiscrezioni” si apprende che non appena l’erogazione era stata riattivata c’è stato un nuovo guasto. I cittadini che aspettavano acqua erano ignari che si doveva fare una nuova riparazione.
Aica non ha fatto nessuna comunicazione e nemmeno il Comune di Sciacca e l’assessorato in questione gestito da Nino Venezia. Aica e Comune sapevano del nuovo problema e nessuno si è preoccupato di renderlo noto ai poveri residenti di quattro quartieri. La nuova rottura si sarebbe verificata in via Pietro Germi. Usiamo il condizionale perchè si tratta di voci non ufficiali.
Perchè nessuno si interessa di parlare con i cittadini ? Perchè deve continuare ad esserci tanta distanza ? Ora i comitati di quartiere, in virtù del fatto che i residenti sono inviperiti e che da parte di Aica e Comune continua a non esserci nessun rispetto per loro, preparano davvero quella denuncia all’autorità giudiziaria per interruzione di pubblico servizio e totale assenza di trasparenza, che forse è l’unico modo per mettere in riga che gestisce un servizio pubblico essenziale come l’approvvigionamento idrico e non ha ancora capito che il contatto con gli utenti è al primo posto delle cose da fare.