Pesca, da Catanzaro stoccata a Mangiacavallo: “no propaganda, subito iniziative concrete”

SCIACCA. “Siamo pronti ad apporre la nostra firma ad ogni iniziativa legislativa che punti a dare sostegno al comparto pesca, ma siamo molto perplessi di fronte a proposte che al momento ci appaiono solo di natura propagandistica”.

Così oggi il parlamentare regionale del Partito Democratico Michele Catanzaro di fronte all’annuncio  di un disegno di legge presentato all’Ars da Attiva Sicilia e Diventerà Bellissima per aiutare il settore pesca che in Sicilia con il caro carburante ha accentuato lo stato di crisi, che verrà presentato a Sciacca dai due gruppi politici che recentemente si sono uniti e in particolare dai deputati agrigentini Matteo Mangiacavallo e Giusy Savarino.

“Giuste le battaglie per aiutare i settori produttivi della nostra regione – dice Catanzaro – noi stessi stiamo affrontando il problema in commissione attività produttive e pensiamo ad interventi concreti ed immediati nel rispetto della normativa. Sosterremo il ddl, ma siamo contrari agli annunci ad effetto senza spiegare ai cittadini come stanno realmente le cose. La legge prevede che ogni provvedimento di natura legislativa – continua Catanzaro – per non compromettere la permanenza degli equilibri finanziari, deve provvedere alle risorse necessarie a sostenere gli oneri. In questo momento la Regione Siciliana è senza bilancio e in esercizio provvisorio fino alla fine di aprile, un disegno di legge come quello annunciato avrebbe un percorso intricato. Per dare sostegno concreto e immediato alla pesca, stiamo lavorando ad un emendamento alla Finanziaria che invitiamo la maggioranza di governo, compresi gli ultimi arrivati, a sostenere”.

Infine, da parte del deputato saccense una stoccata politica alla recente alleanza tra gli ex M5S e il partito del Presidente Nello Musumeci: “Se davvero vogliamo dare una mano ad armatori e pescatori siciliani che con il caro gasolio aggravano ulteriormente il loro stato di crisi – conclude – è meglio essere concreti e non fare facile propaganda spicciola, attività questa che evidentemente contagia chi si avvicina alle stanze del potere”.