Margherita La Rocca in consiglio dopo le minacce: “Sto convivendo con la paura, ma continuerò a fare il mio lavoro a testa alta”
MONTEVAGO. “Ho avuto paura ed ho ancora paura”: queste alcune delle parole con cui stasera nel corso del consiglio comunale il sindaco Margherita La Rocca ha raccontato i momenti drammatici dell’apertura della busta intimidatoria arrivata tre giorni fa via posta al palazzo municipale. All’interno della busta nessun foglio scritto, ma due bossoli di fucile calibro 12, un tappo, quattro chiodi avvolti in un pezzetto di carta, un’immagina sacra della Madonna delle Lacrime e una foto di Papa Francesco con in braccio un bimbo.
“Non penso che debba descrivere come mi sono sentita in quel momento e cosa sto attraversando. Io ho paura – ha detto il primo cittadino con voce commossa – lo dico alla mia città ed ai miei concittadini. Solo gli incoscienti non hanno paura. Sto convivendo con la paura, ma continuerò a fare il mio lavoro. Non importa se questo messaggio, senza scritte, arrivi da questa comunità o da fuori, non mi importa. Non è compito mio sapere da dove arrivi, ci penseranno le forze dell’ordine a scoprirlo. Io continuerò a fare il mio dovere e, come tutte le persone normali, continuerò a mettere il cuore in ciò che faccio. Io oggi non volevo parlare, ma man mano che tutti voi mi avete manifestato la vostra vicinanza, ho voluto dire a tutti grazie di questa testimonianza che mi dà forza e sostegno. Non ho mai lavorato per fare del male a qualcuno, non so da dove arriva questa minaccia, io sono una persona libera e continuerò ad esserlo amministrando a testa alta”.
Alla seduta aperta e straordinaria del consiglio comunale, convocata dal presidente Antonella Migliore, hanno partecipato tanti montevaghesi e numerosi sindaci e rappresentanti di molti Comuni delle province di Agrigento e Trapani. Tutti hanno manifestato la loro vicinanza e solidarietà, e qualcuno ha anche lanciato un chiaro messaggio a chi con atteggiamenti mafiosi vuole intimidire i rappresentanti delle istituzioni: “Da oggi siamo tutti sindaci di Montevago”.
Giuseppe Recca