Acqua, 2 pesi e 2 misure dell’Ati: il nuovo presidente è sindaco di un paese senza contatori e a tariffa forfettaria
PROVINCIA DI AGRIGENTO- Luigi Pirandello oggi sarebbe un dilettante rispetto al “teatro” comico che la politica offre. La comicità, la farsa, lo stesso dramma, non verrebbe scritto con la stessa capacità che i nostri politici offrono (senza sforzo). Rientra nel loro modo di essere, nel Dna di una politica ridotta al nulla, al pressapochismo, all’improvvisazione.
Il servizio idrico nella nostra provincia è l’emblema del palcoscenico della farsa. Ai tempi dell’Ato, esso era presieduto da un sindaco (Menfi) che non aveva consegnato le reti e le fonti idriche al gestore del servizio. Era un obbligo di legge palesemente infranto. Oggi, l’organo di supervisione del servizio idrico si chiama Ati. Cambiano le denominazioni sociali ma la sostanza no.
I nostri politici, come sempre fanno, nei giorni scorsi hanno esultato all’elezione del nuovo presidente al posto di Francesca Valenti, sindaco di Sciacca. L’Ati (come era l’Ato) è composto dai sindaci dei comuni della nostra provincia. E’ stato eletto presidente Mimmo Gueli, persona perbene e sindaco del piccolo Comune di Santa Elisabetta.
L’Ati ha il compito di verificare l’efficienza e l’efficacia del servizio idrico e fare in modo che tutti gli utenti della provincia abbiamo lo stesso trattamento sia di qualità del servizio che di tariffa. Dunque, il presidente dell’Ati deve essere al di sopra di “ogni sospetto”.
Ma così non è. Il presidente Gueli è anche sindaco di Santa Elisabetta. Ebbene, o meglio male, in quel Comune non esistono contatori idrici e la tariffa è forfettaria. Due elementi che non solo cozzano con la normativa vigente, ma anche offendono e discriminano i tanti utenti della provincia che pagano l’acqua, con un servizio pessimo, attraverso il contatore e la tariffa approvata dall’Autorità nazionale.
Insomma, una anomalia assai grave che sembra richiamare il detto “predica bene ma razzola male”. Il tutto sotto gli occhi degli altri sindaci che consentono che la farsa diventi realtà. La credibilità, nella nostra provincia, è una dote assai rara.
Filippo Cardinale