Aica, 7 associazioni puntano il dito sui sindaci: “Servizio pessimo con tariffa altissima. AICA destinata a fallire”

PROVINCIA DI AGRIGENTO-  Durissima presa di posizione di sette associazioni tra cui Codacons, Konsumer, Legambiente, oltre a Titano, Mani Libere, Bac Bac, a Testa Alta, che puntano il dito contro i sindaci per la gravissima situazione in cui versa la società interamente pubblica AICA, i cui soci sono 33 Comuni agrigentini (e non 43). In un manifesto, le associazioni evidenziano che “i cittadini non abboccano e sanno che che AICA non funziona perché manca la volontà politica di farla funzionare”.

Del resto, il quadro dell’AICA è disastroso: “una società che perde 400mila euro al mese e che eroga un servizio pessimo con una tariffa tra le più alter d’Italia”.

In buona sostanza, ci sono dei punti che le associazioni mettono in primo piano e rivolgendosi ai sindaci li invitano a far “aderire all’AICA tutti e 43 comuni agrigentini per concretizzare un vero ambito unico con gestore unico”. Inoltre, vengono sollecitati a “mofificare il Piano Economico Finanziario”.

Infine l’accusa: “Se i sindaci faranno fallire AICA si apriranno dui nuovo le porte ai privati nella gestione dell’acqua”.