M5s, il tribunale di Napoli sospende l’elezione di Conte leader e la modifica dello statuto

NAPOLI- I giudici napoletani (settima sezione civile del tribunale di Napoli, presidente Gian Piero Scoppa, a latere Eduardo Savarese e Marco Pugliese -) hanno sospeso le due delibere con cui, nell’agosto del 2021  agosto, il M5S ha modificato il suo statuto e elevato Giuseppe Conte a presidente dei pentastellati. “Se a un Movimento togli il principio della partecipazione democratica – spiega ancora Borré a Repubblica- e l’assunto dell’uno vale uno declinato nell’applicazione più ampia e nobile della politica, è come se colpissi al cuore la sua identità”.
“Adesso spetta a Beppe Grillo aprire alle votazioni del comitato direttivo e la parola deve tornare al popolo pentastellato”, prosegue Borrè.
In breve, per i giudici è grave il vulnus di aver eliminato dalla platea chiamata a votare circa 80 mila iscritti. I provvedimenti (che risalgono rispettivamente al 3 e al 5 agosto 2021) sono stati sospesi in via cautelare per la sussistenza di “gravi vizi nel processo decisionale”, a partire appunto dall’esclusione della votazione di oltre un terzo degli iscritti. In più, l’elemento che spinge i giudici a cancellare quel nuovo statuto è il conseguente mancato raggiungimento del quorum.
L’azione giudiziaria era stata avviata dal gruppo di attivisti.
L’ordinanza. Si compone di otto pagine. Il Tribunale di Napoli focalizza “l’illegittima esclusione dalla platea dei partecipanti all’assemblea del 3 agosto 2021 degli iscritti all’Associazione Movimento 5 Stelle da meno di sei  mesi “. Scelta che “ha determinato ‘alterazione del quorum assembleare nella deliberazione di modifica del proprio statuto”
“Tale delibera infatti risulta adottata sulla base di un’assemblea formata da soli 113.894 iscritti – aggiunge Scoppa – (quelli da più di sei mesi) in luogo dei 195.387 associati iscritti a quella data; con l’illegittima esclusione di 81.839 iscritti all’ente dal quorum costitutivo e deliberativo, maggiore dei soli 60.940 associati che hanno partecipato all’assemblea, la cui delibera è stata poi approvata dall’87% di questi”.
Per i giudici, “l’assemblea dell’Associazione Movimento 5 stelle che ha deliberato il 3 agosto del 2021 non era correttamente costituita perché risulta che vi hanno partecipato un numero di iscritti inferiore a quello richiesto in prima convocazione. I 60.940 iscritti che vi hanno partecipato erano di numero inferiore alla metà più uno del quorum”.