Acqua termale per B&B e Case Vacanze, ecco il progetto dell’associazione Sciacca Terme Rinasce

SCIACCA. Presentato, in conferenza stampa oggi pomeriggio, il progetto dell’associazione “Sciacca Terme Rinasce”, presieduta dal chirurgo Camelo Sciumè e a cui fanno parte Alfredo Ambrosetti, Ignazio Lauro, Michele Ferrara, Pippo Sabella.

Un progetto che ha al centro l’utilizzo dell’acqua termale considerata, dal progetto, “un potenziale valore aggiunto rispetto all’offerta ricettiva di una destinazione turistica”. B&B e Case vacanze hanno la possibilità di integrare il termalismo nei propri servizi.

Per questa ragione l’associazione Sciacca Terme Rinasce ritiene che gli “stakeholder della ricettività extralberghiera debbano essere coinvolti per andare incontro agli interessi e alle necessità dei turisti per sviluppare e promuovere adeguatamente la loro offerta. Caratterizzare, quindi, queste strutture con attrattive e servizi termali per tutta la famiglia, comprese quelle dedicate ai bambini”.

Le strutture ricettive locali extralberghiere sono un importante risorsa del nostro territorio, “che generano valore aggiunto diretto (tassa di soggiorno) ed indiretto (spesa per i servizi dell’indotto), e lo diventano ancora di più nel momento in cui realizzano l’utilizzazione diffusa della risorsa termale che è l’elemento caratterizzante dell’offerta turistica di Sciacca”.

Per Sciacca Terme Rinasce “è necessario affinché le azioni imprenditoriali di questo contesto riescano, che il Comune, quale soggetto attivo per lo sviluppo strategico del contesto urbano, sociale ed economico, attivi una efficace politica di informazione e di programmazione di iniziative, di offerte particolari, di servizi a valore aggiunto, di una promozione integrata attraverso i circuiti dedicati ed i work-shop, ma soprattutto che intervenga per una serie rivisitazione della vivibilità complessiva e per il decoro necessario ad una destinazione turistica che si rispetti (viabilità, piano del traffico, strade di accesso alle spiagge, water-front, manutenzione del verde pubblico, ecc.) e per una fruizione intelligente del tempo libero per i visitatori”.

Il progetto presentato da Sciacca Terme Rinasce prevede la possibilità per i B&B e le case vacanze in possesso di adeguati spazi esterni di potere implementare piscine termali di capacità minima di 9 mc da alimentare con acqua termale solfurea prelevata dai pozzi idrotermali già autorizzati agli attuali concessionari in possesso del titolo minerario. Il prelievo dai pozzi e lo scarico nelle piscine dovrebbero avvenire mediante autobotti autorizzate a tale scopo.

Per consentire l’utilizzo dell’acqua termale nelle piscine sono necessari diversi passaggi giuridici ed autorizzativi, e per evitare che ogni B&B o Casa vacanze debba richiedere una propria concessione mineraria, poiché sarebbe defatigante per ciascuna impresa ricettiva attivare le numerose procedure previste e soprattutto avere un proprio direttore della concessione mineraria, “si è pensato ad un consorzio volontario tra le gestioni di B&B e Case vacanza, costituito in forma di società cooperativa proprio per dimostrare l’inesistenza di qualsiasi scopo di lucro”.
ECCO LA PROCEDURA. Il Consorzio avanzerebbe la richiesta di concessione alla Regione, specificando che l’acqua termale edotta sarebbe distribuita esclusivamente ai propri consorziati e per l’uso della clientela delle strutture ricettiva e solo per quelle. La distribuzione dell’acqua ai consorziati avverrebbe a mezzo di autobotti dedicate ed autorizzate per un quantitativo minimo di 9 mc, ossia la portata di un’autobotte. Il Consorzio quale concessionario dell’acqua termale avrebbe un unico Direttore della concessione mineraria e dovrebbe quindi corrispondere alla Regione il canone di concessione secondo le tariffe vigenti tempo per tempo, ed i consorziati pagare invece i consumi dell’acqua termale al Consorzio il quale applicherebbe un mark up, ossia un sovraprezzo, dovendo garantire dei servizi comuni (spese di concessione, Direttore concessione mineraria, rapporti con il Distretto minerario, ecc.).

Il progetto della Associazione è stato concepito e predisposto “allo scopo di fornire un contributo alla ripresa di quelle azioni che in qualche modo possano aiutare, nell’inerzia totale di ogni livello politico -amministrativo, Sciacca a riappropriarsi di un patrimonio consapevolmente e colpevolmente abbandonato quale è quello delle Terme, che hanno rappresentato, dalla loro istituzione fino alla sciagurata e perdurante chiusura, il volano economico del nostro territorio e la caratterizzazione della nostra offerta turistica”.