Anno giudiziario, nei Tribunali civili di Agrigento e Sciacca esitate 133 istanze di fallimento
SCIACCA. Anche nei due uffici giudiziari della provincia di Agrigento nell’anno giudiziario tra il secondo semestre 2020 e il primo semestre 2021 nel settore civile, dopo un anno caratterizzato da una tendenza negativa, si è registrato un incremento significativo delle sopravvenienze e delle definizioni.
Al tribunale di Agrigento nell’anno giudiziario 2019/2020 i procedimenti iscritti erano stati 7720, quelli definiti 7431, nei successivi 12 mesi gli iscritti sono stati 8032 (+4%) e quelli definiti 8916 (+20%). Al tribunale di Sciacca 2378 e 2465 nel 2019/2020, 2597 e 2639 nel 2020/2021.
Dalla relazione del presidente del tribunale di Agrigento Pietro Maria Falcone, emerge che il dato finale, comprensivo delle procedure concorsuali ed esecutive, alla data del 30.06.2021, registra una pendenza complessiva di 11.319 procedimenti a fronte di 12.149 al 30.06.2020.
Nel campo della volontaria giurisdizione, la pendenza è lievemente diminuita, passando da 287 a 271 alla fine del periodo, con un numero di definizioni pari a 1.105, superiore al numero delle definizioni del periodo precedente (868) e superiore alle sopravvenienze, pari a 1089. Nel settore delle esecuzioni immobiliari si registra una diminuzione delle pendenze, passate da 1568 a 1431 a fine periodo. Sempre ad Agrigento, nel settore delle esecuzioni mobiliari si registra una leggera diminuzione delle pendenze, passate da 598 a 577, riconducibile ad una maggiore produttività nonostante un leggero incremento delle sopravvenienze. Nelle procedure concorsuali il numero delle istanze di fallimento esitate (121) a fronte di 124 istanze sopravvenute, ha mantenuto pressoché invariata la pendenza finale, che è passata da 27 a 30. Sono stati dichiarati 23 fallimenti, con un aumento del 35% rispetto all’anno precedente in cui ne erano stati dichiarati 17. La chiusura di 56 fallimenti, a fronte dei precedenti 19, dal Presidente del Tribunale è un risultato considerato estremamente positivo, tenuto conto dell’emergenza epidemiologica. Per i processi in materia di separazione personale dei coniugi e di divorzio, si è registrata la definizione di un numero di procedimenti quasi corrispondente alla sopravvenienza nel periodo.
Dalla relazione del Presidente del Tribunale di Sciacca Antonio Tricoli, in area civile l’andamento della litigiosità nel complesso non ha fatto registrare importanti variazioni rispetto al passato. Nell’ambito del contenzioso ordinario, si registra un aumento delle sopravvenienze pari a 857 cause (comprese le separazioni e i divorzi) a fronte delle 749 sopravvenute nel periodo pregresso. C’è stato un incremento della produttività, sono stati definiti 835 procedimenti contro i 718 del periodo precedente, con una pendenza che è rimasta pressoché invariata passando da 1627 fascicoli a 1649.
Nella gestione degli affari in materia di famiglia, il flusso di procedimenti presenta un trend invariato rispetto al periodo pregresso. Più precisamente, per le crisi matrimoniali c’è stata una sopravvenienza di 192 procedimenti di separazione (di cui 63 giudiziali), a fronte dei 184 del periodo precedente. In tale ambito il numero delle definizioni delle separazioni giudiziali (76) è superiore a quello delle sopravvenienze (63). Quanto alle cause di divorzio, ne sono sopravvenute 137, di cui 62 di rito contenzioso, a fronte delle 101 dell’anno prima, e ne sono state definite 121. Rispetto ai 118 divorzi giudiziali pendenti alla fine del periodo, 22 risultano ultratriennali.
Il Presidente Tricoli nella sua relazione evidenzia una maggior tendenza alla definizione bonaria della disciplina dei rapporti fra coniugi e di quelli riguardanti la prole, sia per i procedimenti di separazione che per quelli di divorzio. Al Tribunale civile di Sciacca sono sopraggiunti nel periodo in questione 3 fallimenti, a fronte dei quali ne sono stati definiti 12, con una pendenza che si è ridotta da 133 a 93 procedure.
Giuseppe Recca