Zappia: “Nell’ultimo mese il numero dei contagi sono saliti di 14 volte. Si riducono i no-vax”

PROVINCIA DI AGRIGENTO- Nell’ultimo mese, dal 19 dicembre 2021 al 19 gennaio 2022, il numero dei contagiati nella nostra provincia si è moltiplicato per 14,32 volte. Una escalation di contagi che ha fatto impennare la curva epidemica in modo esponenziale. Dai 1.089 contagiati al 19 dicembre scorso si è passati ai 15.595 del 19 gennaio scorso. Un dato che è la conferma della forte contagiosità della variante del virus e che conferma ciò che accade ovunque.

“Un numero spaventoso” dice il commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia, ammettendo anche che si tratta di una cifra testata e che, dunque, essa è senza dubbio più alta “considerata la difficoltà di tracciamento”. Tutto ciò spinge Zappia a raccomandare la massima attenzione e prudenza. Tuttavia, a fronte di un numero altissimo di contagi, grazie alla vaccinazione non corrisponde un elevato numero di ospedalizzazioni. Questo significa che la pressione ospedaliera non è fortemente sollecitata come nelle ondate precedenti quando, oltre all’ospedale covid di Fratelli Parlapiano, sono attrezzati reparti covid sia al Giovanni Paolo II di Sciacca, sia al San Giovanni di Dio di Agrigento.

La situazione dei posti letto negli ospedali oggi è la seguente:

FRATELLI PARLAPIANO DI RIBERA: area medica 38 posti letto occupati su 42 posti disponibili; rianimazione 5 posi letto occupati su 10 disponibili

SAN GIOVANNI DI DIO DI AGRIGENTO: area medica 27 posti letto occupati su 30 posti letto disponibili; rianimazione 6 posti letto occupati su 4 disponibili (vi è stata la necessità di approntare altri 2 posti letto)

“Non c’è, fortunatamente, una preoccupante pressione negli ospedali”, rimarca Zappia sottolineando, tuttavia, un aspetto importante. “In terapia intensiva ci sono diversi giovani in quanto non ancora coperti dalla terza dose, il cosiddetto richiamo”. Gli anziani ricoverati in rianimazione sono soggetti non vaccinati o portatori di multi patologie.

Per quanto riguarda le vaccinazioni, Zappia rimarca bene il dato delle prime dosi. Si tratta dei soggetti no vax che in provincia erano 50.000 e adesso scesi a 35.000 in quanto ben 15.000 si sono decisi a farsi somministrare il vaccino. Anche in funzione delle grosse limitazioni imposte dal Governo nazionale. Zappia sollecita i genitori a vaccinare i bambini, soggetti che la nuova variante colpisce in modo notevole.