Terme di Sciacca e Acireale, vertice alla Regione per il Piano industriale già pronto

SCIACCA. A Palermo si definisce il Piano industriale con cui la Regione presenterà agli interlocutori gli investimenti necessari per riportare gli stabilimenti allo stato in cui si trovavano prima della loro chiusura.
È l’ultimo atto annunciato oggi pomeriggio dalla Regione Siciliana per formalizzare la ricerca del gestore delle due terme: lo illustrerà il docente dell’Università di Catania, Rosario Faraci al tavolo tecnico riunito a Palazzo Orléans, organizzato dall’assessore Gaetano Armao e presieduto dal presidente della Regione, Nello Musumeci, presenti il capogabinetto dell’assessorato all’Economia, Mario Parlavecchio, Aurelio Scavone per il dipartimento regionale Finanze e Credito, la dirigente responsabile dell’Ufficio speciale per la chiusura delle liquidazioni, Rosanna Signorino, i liquidatori delle Terme di Sciacca e di Acireale, rispettivamente Carlo Turriciano e Francesco Petralia.
Nello studio propedeutico al Piano industriale vanno tenuti in conto la valutazione degli immobili, le eventuali risorse disponibili per migliorare le condizioni delle strutture, ma anche la stima di fatturato quando sarà ripristinata la capacità produttiva e alberghiera, nonché il canone annuo per la Regione. La definizione del Piano consentirà di selezionare gli operatori economici che possano rilanciare questi complessi termali da troppo tempo inutilizzati

“L’interesse del governo regionale per la valorizzazione dei complessi termali di Acireale e Sciacca – afferma il presidente Musumeci – è massimo. Abbiamo dovuto superare ostacoli burocratici indicibili in questi quattro anni e sborsato decine di milioni di euro. Ora occupiamoci di mettere le carte in regola prima di cercare i gestori”.

«A fine mese – conclude il governatore dell’Isola – contiamo di avere il Piano industriale e potremo quindi confrontarci con Federterme per le prime valutazioni».