Raccolta rifiuti Covid da abitazioni di positivi dall’Asp ai Comuni. La protesta di Di Paola
SCIACCA. La gestione del servizio raccolta rifiuti speciali derivanti dall’emergenza Covid passa ai Comuni. La decisione assunta dalla Regione Siciliana con apposita ordinanza del Presidente Nello Musumeci, dispone che non siano più le Asp, che a detta del governo regionale non possono più farlo per carenza di personale, ad occuparsi attraverso ditte esterne di prelevare e smaltire i rifiuti prodotti da persone risultate positive al Covid. La disposizione ha messo in difficoltà i Comuni che non erano pronti e di fatto in quasi tutta la Sicilia questo servizio si è interrotto e le ditte che svolgono la raccolta differenziata quotidiana prelevano, senza saperlo, anche i rifiuti speciali di utenze con Covid.
Oggi sulla vicenda c’è un intervento critico della segreteria provinciale del Partito Democratico, con il segretario Simone Di Paola molto critico nei confronti della decisione del governo regionale: “Non volendo minimamente obiettare sulle difficoltà delle aziende sanitarie provinciali – dice Di Paola – sorprende tuttavia l’incredibile, insopportabile ostinazione con cui l’attuale governo regionale ritiene di dover continuare a vessare i comuni, trasferendo ogni sorta di emergenza, totalmente noncurante delle difficoltà, altrettanto, se non maggiormente evidenti, che affliggono la gestione quotidiana, sia nell’ordinaria, che nello straordinaria amministrazione, degli enti locali siciliani”.
Di Paola aggiunge che il presidente Nello Musumeci dovrebbe spiegare attraverso quali strumenti finanziari i Comuni possano operare e garantire i servizi connessi. “Non è possibile, dice l’esponente PD – che i nostri Sindaci per l’attuale governo diventano capro espiatorio di tutte le emergenze che affliggono la Sicilia. Siamo certi che i nostri amministratori sapranno, ancora una volta fare fronte a questa ennesima vessazione del Governo regionale – conclude Di Paola – ci chiediamo tuttavia quanto ancora Musumeci e il suo governo continueranno a gravare sulle spalle di sindaci e amministratori, mai così oberati come in questi cinque orribili interminabili anni. Se ancora c’è chi si chiede perché questo governo debba andare a casa il prima possibile, oggi ha avuto un’altra risposta”.