Aica, per i lavoratori stipendi ok ma richiamo al rispetto degli orari

Contenti per avere incassato prima della fine dell’anno lo stipendio di novembre e la tredicesima (l’ultima mensilità dovrebbe essere accreditata in questi giorni) ma anche un pò arrabbiati per un richiamo ufficiale al rispetto degli orari di lavoro da parte dell’azienda.

Tra i dipendenti dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini serpeggia un pò di malumore dopo una lettera con cui i vertici della società invitano tutti ad attenersi alle regole contrattuali in tema di orari e permessi. “Un considerevole numero di dipendenti – dice il documento – non rispetta l’orario di lavoro ritardando ricorsivamente l’ingresso, oltre – in parecchi casi – a non registrare la propria uscita nei sistemi aziendali o a sospendere la propria attività in anticipo, sostando nei corridoi in attesa dell’ora prevista per l’uscita. Tale anomala situazione – continua la lettera – è oggetto di continue richieste di permesso – tardive e in sanatoria – che, allo stato attuale, sono state tollerate solo per buona quiete lavorativa, ma che non possono così proseguire in modo ripetitivo e senza preventive autorizzazioni da valutarsi caso per caso”.

Aica scrive che il mancato rispetto degli orari di lavoro, in ingresso e in uscita, così come anche l’allontanamento non segnalato, sono passibili di provvedimenti disciplinari anche gravi. La nota interna sarebbe stata inviata a tutti i dipendenti, compresi gli operai che si occupano di impianti e distribuzione idrica in genere. Ma forse era rivolta solo agli amministrativi: “Noi ci alziamo alle 5 e alle 6 del mattino per fare le manovre e garantire approvvigionamento ai cittadini – dicono alcuni operai al Corriere di Sciacca – stiamo facendo grandissimi sacrifici in una situazione di evidente difficoltà, con impossibilità ad operare per mancanza di ricambi e di attrezzature. Questa nota è una mancanza di rispetto”.

Pare che il caso sia adesso all’esame dei sindacati e potrebbe essere un confronto con la direzione generale di Aica.