Blitz antidroga: 7 ai domiciliari, 19 con divieto di dimora nell’agrigentino (video)

AGRIGENTO- Conclusa la vasta operazione antidroga effettuata dai carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento con l’arresto di 26 persone dislocate nelle province di Agrigento e Caltanissetta. Sono ritenute responsabili, a vario titolo, di reati in materia di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina e hashish.

L’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Agrigento e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio, e dal sostituto procuratore Gloria Andreoli, iniziata nel mese di maggio del 2019, è culminata con l’emissione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari e del divieto di dimora, emessa dal Ufficio GIP del Tribunale di Agrigento che ha condiviso le risultanze investigative ed i gravi indizi di colpevolezza evidenziati dalla Procura di Agrigento.

I provvedimenti riguardano 7 soggetti sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, due dei quali con l’applicazione del c.d. braccialetto elettronico, si tratta di: C.S di 31 anni di Canicattì (AG); A.I. di 63 anni di Racalmuto (AG); R.M.S. di 40 anni di Gela (CL); V.S. di 45 anni di Favara (AG);P.S.B. una donna di 38 anni di Favara (AG); B.C. di 50 anni di Grotte (AG) e T.G. di 42 anni di Racalmuto (AG). 

Gli altri 19 soggetti, residenti ad Agrigento, Racalmuto, San Cataldo, Grotte e Canicattì, sono stati invece sottoposti al divieto di dimora nella Provincia di Agrigento.

L’indagine, denominata “Piramide” per via della struttura verticistica creatasi tra i vari pushercollaboratori di questi ultimi e gli acquirenti, scaturisce da una mirata attività di polizia giudiziaria volta a contrastare il massiccio flusso di cocaina che dalla provincia (Canicattì– Caltanissetta) giungeva sulle piazze di spaccio di Agrigento.

L’attività investigativa è stata condotta sia con  pedinamento e osservazione, sia con attività di intercettazioni telefoniche/ambientali e sistemi di localizzazione satellitare GPS.

La strategia investigativa avrebbe consentito di acquisire rilevanti riscontri probatori- sequestri –arresti e segnalazioni in seno agli indagati che si erano ricavati, ognuno, un ruolo ben definito nello smerciare la cocaina sia all’ingrosso, piazzando in maniera fluida quantitativi che si aggiravano tra i 50 ed i 100 gr., sia al dettaglio con la vendita delle singole dosi.

Nel corso dell’attività sono stati sequestrati consistenti quantitativi di droga: circa 2 kg. di cocaina e 4 kg. di hashish. Sono stati operati 5 arresti in flagranza di reato e due denunce in stato di libertà, oltre a numerose segnalazioni amministrative riconducibili all’uso personale dello stupefacente operate a carico dei vari acquirenti.

Il valore dello stupefacente sequestrato ammonta a circa 100 mila euro. Le posizioni degli indagati verranno sottoposte ad un primo vaglio del tribunale del riesame e successivamente al giudizio di merito del tribunale di Agrigento per l’accertamento, in contraddittorio tra le parti, della eventuale penale responsabilità degli stessi.

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