“Non basta una fontana per entrare in Europa”. Critiche al sindaco di Agrigento
AGRIGENTO- Non è “una fontana dei miracoli”. Adiconsum Ag, An,Al- Unione Nazionale Consumatori Agrigento e Cittadinanza Attiva, sottoscrivono una nota di critica nei confronti del sindaco di Agrigento. La critica arriva dai responsabili, rispettivamente da Ilenia Capodici , Manlio Cardella e Pippo Spataro.
La critica nasce dall’attivazione della fontana della villa Bonfiglio e da una affermazione del sindaco Miccichè di “essere entrato in Europa”
“Una città che si vanta di possedere i crismi della civiltà, e quindi di essere una città europea, a nostro avviso, non può che disporre di strade senza buche enormi e senza lapazze, sgombre da rifiuti, pulite, spazzate quotidianamente e senza cumuli di erba sparsi a destra e a manca e con un dignitoso quotidiano servizio idrico”, scrivono le associazioni.
“Con marciapiedi praticabili, per il passeggio dei cittadini, con alberi frequentemente potati così da fruire del belvedere unico al mondo, dal Viale della Vittoria che guarda alla valle dei templi. Per non parlare di un imprescindibile efficace servizio di trasporto urbano, ad oggi praticamente inadeguato anche sotto il profilo dei servizi ai passeggeri”.
Ilenia Capodici, Manlio Cardella e Pippo Spataro pongono alcune domande. Come si possa ancora concepire improvvisato un parcheggio di autobus a due piani collocato in piazza Vittorio Emanuele, senza alcun riparo dalle intemperie destinato agli utenti viaggiatori , oggi ammassati qui e là senza alcun criterio? Come si possa consentire ancora di mantenere una precaria condizione di viabilità cittadina con automobilisti costretti a quotidiane gincane, ridotti a guidare facendo a gara per non danneggiare i propri mezzi, mettendo a rischio anche l’incolumità dei pedoni?
“Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale guardate in faccia la realtà, gravida di arretratezza culturale, di povertà, economica, sociale ed occupazionale. Non è più tempo di tatticismi di maniera che andavano bene negli passati. Con una città che si desertifica di quei tanti giovani costretti ancora ad andar via per studiare e lavorare”, aggiungono.