Arrivano nelle casse dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini i primi soldi stanziati dalla Regione Siciliana
Primo trasferimento di risorse, dopo ben 5 mesi, destinate ad aiutare la società nella prima fase di gestione del servizio idrico integrato in provincia. E’ il Comune di S.Angelo Muxaro ad avere versato per primo la propria quota parte, una somma di 32.493 euro resa disponibile dopo la delibera del consiglio comunale del 9 settembre che ha approvato il piano finanziario di rimborso.
I fondi regionali, per complessivi 10 milioni di euro, vengono trasferiti ai Comuni agrigentini che dovranno rimborsarli con rate mensili spalmate in cinque anni. Somma che l’assessorato ha messo a disposizione per avviare la nuova consortile dopo l’emergenza causata dal fallimento di Girgenti Acque.
La gran parte degli enti locali fino ad oggi non avevano avuto la possibilità di attingere al prestito della Regione perchè non avevano ancora approvato il bilancio di previsione. E non potevano nemmeno fare una variazione di bilancio perchè una legge consentiva tali variazioni per i contributi nazionali e comunitari ma non per quelli regionali. Superato anche questo scoglio attraverso una modifica alla norma, a poco a poco i Comuni (ma ci sono ancora tante resistenze di chi è in fase di dissesto o pre dissesto) potranno definire l’iter procedurale e trasferire ad Aica quella liquidità di cui in questo momento si sente un gran bisogno.
I Comuni che ricevono i soldi dalla Regione per versarli nelle casse dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini, oltre a deliberare in sede di consiglio comunale il piano di rientro, sono obbligati inoltre a dimostrare, il corretto impiego delle somme erogate, mediante presentazione, a cura del segretario comunale e del responsabile del servizio finanziario, di apposita dichiarazione con la quale sarà attestato il raggiungimento delle richiamate finalità, nonché il rispetto di tutte le disposizioni di legge che costituiscono la specifica disciplina relativa al servizio idrico integrato. Il Comune di S.Angelo Muxaro ha già dato il via alla procedura, ora si attendono le risorse degli altri Comuni soci di Aica, soprattutto quello più grandi come Agrigento, Sciacca e Licata che hanno una quota parte più considerevole e che potranno quindi “regalare” dosi efficaci di ossigeno ad una società che dopo cinque mesi non ha affatto risolto i problemi finanziari.
Inutile dire che anche su questo aspetto continuano ad esserci forti critiche di parte del mondo delle associazioni: i sodalizi che fanno parte del coordinamento Titano sostengono sempre che i 10 milioni della Regione sembrano “granelli di sabbia” rispetto al deserto della gestione, ammesso che i Comuni siano tutti nelle condizioni di poter accedere a tale prestito.
Giuseppe Recca