“Achistu pubblico ministero l’ama fari santari in aria col tritolo”, confermata condanna per 40enne
AGRIGENTO. Fabio Bellanca, 40 anni, di Joppolo Giancaxio, è stato condannato a un anno di reclusione per l’accusa di minaccia nei confronti del procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella. La sentenza è stata confermata dai giudici della Corte di appello di Caltanissetta.
“Achistu pubblico ministero l’ama fari santari in aria col tritolo”, aveva minacciato il 17 luglio del 2018. Quel giorno, Bellanca incrociò casualmente Vella che stava pranzando al centro commerciale insieme a una collaboratrice nell’attesa di rientrare all’ufficio dopo la pausa. L’uomo, secondo la ricostruzione dell’episodio, riconoscendo il numero due della Procura di Agrigento, si sarebbe avvicinato per minacciarlo.
Vella, quel giorno, dopo l’aggressione verbale da parte dell’uomo a lui sconosciuto, decise di chiamare i carabinieri che arrivarono nel giro di pochi minuti,. I militari dell’Arma identificarono Bellanca che in quel periodo era sotto indagine da parte della Procura di Termini Imerese per avere estorto dei soldi, circa 37mila euro in più riprese attraverso versamenti Postepay, a una donna. Per questo fatto è stato condannato a cinque anni di reclusione che sta scontando ai domiciliari dopo un primo periodo di carcerazione in cella.
I difensori di Bellanca, gli avvocati Daniele Re e Giulia Cristodaro, avevano chiesto l’assoluzione sostenendo che si era trattato di un equivoco e che le parole dell’imputato non fossero indirizzate al magistrato.