Zappia: “Vaccinazione, mascherine e distanziamento scudi efficaci contro il covid. In rianimazione 3 soggetti non vaccinati”
PROVINCIA DI AGRIGENTO. Di Filippo Cardinale
Tre elementi fondamentali ci aiutano a combattere il contagio da covid: l’uso delle mascherine, specie in luoghi chiusi o alla presenza di più persone, il distanziamento, la vaccinazione. Il commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, mario Zappia, nel suo video settimanale del punto della situazione epidemica, non diffonde allarme anche se i numeri sono lo specchio dei comportamenti dei cittadini.
La nostra provincia agrigentina è virtuosa dal punto di vista della vaccinazione. Siamo all’85,11% per inoculazione della prima dose, mentre all’83,04% per immunizzazione, cioè per soggetti che hanno fatto anche la seconda dose. Una percentuale così virtuosa ha consentito di “svuotare” gli ospedali agrigentini dai reparti covid e di utilizzare solo il Fratelli Parlapiano di Ribera. Attualmente vi sono 14 soggetti ricoverati di cui 3 in rianimazione. Quest’ultimi sono persone che non si sono vaccinate. Segno è, qualora ce ne fosse ancora bisogno di ripetere, che il vaccino frena l’aggravarsi delle conseguenze del contagio da covid. Il vaccino rappresenta, dunque, una solida barriera contro l’evoluzione patologica del virus, barriera che pone un solido ostacolo ai ricoveri più invasivi.
Per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri, dal dato possiamo desumere i comportamenti nelle varie realtà della provincia: i Comuni con più soggetti ricoverati sono Canicattì con 6, Sciacca con 3, Licata e Naro con 2.
Se al vaccino associamo il corretto comportamento, la difesa contro il covid diventa ancora più impenetrabile. Basta, dunque, ricordare le semplici e efficaci norme spiegate nella slide seguente:
L’importanza della vaccinazione si riscontra con il dato dei ricoveri. Più soggetti vaccinati, meno ricoveri. Dal punto di vista dei contagi, all’1 dicembre in provincia sono 558. L’1 novembre, cioè un mese prima, erano 280. Ciò suggerisce come non bisogna riporre nel dimenticatoio quelle regole semplici per essere buoni guerrieri contro il virus: mascherine, distanziamento, evitare assembramenti. Che il virus circoli ancora è fuori dubbio, anzi sta mutando per sopravvivere. La nuova variante Omicron non dimostra, oggi, particolare virulenza. Pare sia più diffusivo, però. A maggior ragione la vaccinazione deve essere intesa come virtù offerta dalla scienza medica, senza farsi prendere da fantasie irrazionali.