Danni nubifragio, CNA: “Serve linea comune e condivisa per dare risposte serie e immediate al territorio”
SCIACCA. “Serve una linea comune e condivisa per dare risposte serie e immediate al territorio che non possono non partire dalla dichiarazione dello stato di calamità naturale. Noi saremo accanto alle aziende e agli operatori economici che hanno subito danni. Lo affermano i vertici della CNA locale e agrigentina, D’Amico, Montalbano, Di Natale e Spoto.
“Siamo vicini alla comunità di Sciacca- dichiarano- e al tessuto produttivo locale per i danni e disagi provocati dalla forte ondata di maltempo”. I vertici cittadini e provinciali della CNA Agrigentina si mobilitano per offrire sostegno e collaborazione rispetto alla pesante situazione di emergenza i cui effetti rischiano di pesare sul tessuto socio-economico della cittadina saccense, gravemente colpita dagli eccezionali eventi meteorologici.
Salvatore D’Amico, il dirigente Giuseppe Montalbano, il presidente provinciale della Confederazione, Francesco Di Natale, e il segretario Claudio Spoto, vogliono “essere concreti e propositivi” e mettono disposizione “la struttura, i nostri strumenti e le nostre risorse professionali a supporto dell’azione degli enti locali, ai quali chiediamo un pronto intervento per alleviare gli inconvenienti e mitigare le drammaticità del momento”.
“Serve una linea comune e condivisa per dare risposte serie e immediate al territorio – sottolineano D’Amico, Montalbano, Di Natale e Spoto – che non possono non partire dalla dichiarazione dello stato di calamità naturale. Noi saremo accanto alle aziende e agli operatori economici che hanno subito danni. Ed in questa ottica auspichiamo una serena e proficua interlocuzione con l’amministrazione comunale e con il sindaco Valenti, a cui sin d’ora manifestiamo la volontà di un incontro, durante il quale fare il punto della situazione e trovare adeguate soluzioni alle gravi criticità”.
La CNA è pronta, attraverso l’Ebas “ad illustrare procedure e modalità con le quali le imprese artigiane danneggiate potranno usufruire di un contributo a fondo perduto, nella misura del 30%, fino ad un massimo di 5mila euro. Anche i loro dipendenti sono ammessi a delle agevolazioni”.