Rifiuti organici a S.Maria, i Comuni per l’eccesso devono stipulare contratti singoli con altri impianti
SCIACCA. I Comuni del comprensorio saccense puntavano ad una nuova deroga per continuare a trasferire la frazione umida della raccolta differenziata in altri impianti in caso di problemi al centro di compostaggio di Santa Maria.
La deroga precedente ha permesso di vivere un’estate tranquilla, senza salti turno e frazione organica per le strade, ma dalla Regione arriva un percorso diverso da seguire. L’autorizzazione fin qui concessa ha consentito di andare in deroga nell’ordine del 20 per cento dei rifiuti in eccesso.
Il tema è stato affrontato presso il Dipartimento regionale acqua e rifiuti, dove il presidente di Sogeir Impianti, Vito Marsala, si è appositamente recato per parlare con i funzionari regionali: la strada che si pensava di percorrere non è stata condivisa. In sostituzione i Comuni che producono frazione umida oltre quella autorizzata per l’impianto di Sciacca, possono stipulare direttamente contratto con altri impianti.
Ora la palla passa alle amministrazioni dei vari Comuni che devono fare ognuno la propria scelta dopo le direttive regionali. Poi l’attenzione si dovrà spostare sugli attesissimi lavori per l’ampliamento del centro, previsti con un progetto che da tanti anni è oggetto di una serie di passaggi burocratici. Poco prima dell’estate è arrivata l’approvazione da parte dell’assessorato regionale Territorio e adesso si attende il decreto definitivo di finanziamento di 5 milioni di euro da parte del Dipartimento regionale acqua e rifiuti.
Giuseppe Recca