Acqua a S.Calogero: da 2 anni sette utenti in attesa di una modifica
SCIACCA. Ecco la dettagliata lettera con cui un cittadino si rivolge alle autorità comunali esponendo un problema che riguarda la gestione del servizio idrico. Si tratta di un problema che risale a 2 anni fa, con diversi utenti della zona di San Calogero che ricevono acqua senza nessuna programmazione. Si rivolgono a noi ma anche all’assessore Nino Venezia che come massima istituzione comunale dovrebbe intervenire presso il gestore. Pare che basti una piccola modifica che però fino ad oggi non è stata fatta. Ecco i dettagli della problematica:
Gent.mi:
Mi chiamo Enzo Sabella, abito nella zona alta di San Calogero, a due passi dalla basilica omonima, ed il problema che vado a raccontarvi investe come utenti ex Girgenti Acque ed ora come AICA sia il sottoscritto che altri 6 utenti compreso la Basilica, e copia della presente viene inviata anche all’assessore ai Servizi a Rete del Comune di Sciacca, sperando che la legga.
Il problema è presto descritto: da circa 2 anni in questa “zona alta” di San Calogero, e precisamente la zona tra la Basilica e le due sottostanti vie ad est, Via Dell’arcario e Via del Santo comprendenti appunto n. 7 utenze ricevono l’acqua senza un minimo di programmazione, a volte ogni 5 giorni, a volte dopo oltre 10 giorni a volte se non si trova un “santo” disposto a mediare con il turnista, è anche difficile averla ogni 10 giorni. DA 2 ANNI !!!!
Eppure questa zona fa parte di un territorio la cui distribuzione avviene regolarmente per 2 o 3 volte a settimana, la zona 15 che comprende le seguenti zone:
Zone in cui si distribuisce l’acqua regolarmente sino allo spartitraffico e che non arriva nella zona alta, tutto perchè occorre “una manovra aggiuntiva” (hanno sempre detto così per evitare di dire che occorre semplicemente aprire qualche altra saracinesca) per fare arrivare l’acqua sopra, e questa manovra aggiuntiva viene fatta in un tempo variabile da un minimo di 5 giorni ad libitum, (almeno che non si trova un intercessore che perorando la nostra causa convince il buon acquaiolo a fare la “manovra aggiuntiva”). così mentre nella zona tra il Bevaio e Via Tacci l’acqua arriva regolarmente, nella parte soprastante a non più di 50 metri in linea d’aria la vediamo con il binocolo, infatti osservando il turno di oggi 20 Settembre c’è la distribuzione in corso e mentre nella zona sopracitata hanno l’acqua, nella parte alta neanche l’ombra. Evidentemente santi e intercessori oggi erano occupati in altre faccende e quindi non siamo riusciti nell’intento di fare effettuare dopo oltre 10 giorni di mancanza di acqua. “questa manovra aggiunti 2 annva”, cioè aprire l’acqua anche a queste sette utenze, ripeto a secco da oltre 10 giorni (che stà diventando la norma)!!!
Per evitare questa “manovra aggiuntiva” e metterci in linea con il resto della contrada ci hanno detto che occorre un “lavoretto di poche ore”, per creare un bypass che consentirebbe di fare arrivare l’acqua fin qui sopra, quando la aprono per la contrada, senza la necessità di scomodare santi e intercessori. Inutile dire che in due anni nessuno ha trovato il tempo di perdere poche ore per toglierci questo problema.Ora, noi della contrada ringraziamo santi, intercessori e persino l’aquaiolo che (bontà sua) ogni tanto ci fa avere l’acqua, (ripeto i tempi di attesa vanno da un minimo di 5 a 10 giorni e a volte anche oltre), ma è possibile andare avanti così ?, quanta pazienza debbono avere le persone?
Enzo Sabella