L’assurda lite, con colpo di pistola, per il posto in chiesa. Ormai le armi si portano in giro come accessori d’abbigliamento

ACIREALE.  “E’ accaduto tutto per via di una banalità, di una bestialità. Per il posto dove stare seduti in chiesa: perchè il padre era avanti e la ex moglie era indietro. Ma è stato tutto frutto del caso. Hanno cominciato a litigare, poi la cosa sembrava essersi placata. Il marito era uscito per i fatti suoi, sarebbe stato aggredito dai parenti di lei ed il padre dell’ex marito vedendo il figlio in pericolo ha preso una pistola ed ha finito col colpire il carabiniere”. E’ il racconto del parroco don Claudio Catalano ai microfoni di Rei Tv.

E’ stupefacente constatare come, ormai, accadono fatti di inaudita gravità. Ancor più stupefacente è ache accadono con facilità e con l’uso di armi, pistole e coltelli, portate come se fossero normali accessori di abbigliamento. Un impazzimento che colpisce la nostra società attraversata da una devastante crisi che va oltre gli effetti della pandemia. O, forse, si sono accentuati ancor di più con l’emergenza sanitaria che viviamo dal marzo del 2020.

Quella di Acireale è una vicenda inaudita. Alterchi familiari che non hanno perimetri e violano anche la sacralità di un luogo come la chiesa. Una vicenda che si scatena e raggiunge il suo apice per via del posto da occupare in chiesa. Alterchi che portano all’uso della pistola e che per fatalità non ha fatto vittime. Un giorno da ricordare, sacro, che si trasforma in violenza che si trasmette a tanti giovanissimi che hanno partecipato al loro atto di fede.

Si trova in carcere C. L. il 69enne che nel corso delle cerimonie della Prima comunione che si stavano tenendo nella chiesa di Santa Maria degli Ammalati ad Acireale ha esploso, al culmine di una lite, ha sparato un colpo di pistola che ha ferito il vice brigadiere dei carabinieri, Sebastiano Giovanni Grasso. Il militare, ferito, è stato sottoposto ad un intervento neuro-chirurgico per la lesione della vertebro-midollare. Dall’ospedale Cannizzaro fanno sapere che il carabiniere è stato trasferito lì dal 118 dopo la stabilizzazione all’ospedale di Acireale. Il paziente, in trattamento farmacologico, non è in pericolo di vita. Le sue condizioni sono stazionarie, la prognosi resta riservata con riferimento agli eventuali esiti della lesione.