Acqua, coordinamento di associazioni Titano contro il Cda
“Abbiamo fatto delle proposte e il presidente del Cda ci ha risposto in modo stizzito”. Dura presa di posizione del coordinamento di associazioni e movimenti Titano nei confronti della nuova Aica e in particolare del Consiglio di amministrazione.
Nel recente incontro avuto con il Cda, Titano ha presentato delle proposte, delle cose da fare, degli interventi ritenuti prioritari, ma non sarebbe attivata quella collaborazione auspicata da tutti in un momento in cui l’avvio della nuova gestione del servizio idrico da parte della società consortile è caratterizzato da tutta una serie di problematiche.
“Abbiamo passato un’estate – dicono le associazioni – ad osservare il complicato avvio del nuovo gestore pubblico, nato tra molti problemi di ogni ordine e grado, astenendoci dal prender parola per lasciar maturare l’intera vicenda. Oggi, in seguito anche agli incontri tenutisi tra i vertici di Aica e le associazioni, possiamo ben dire che siamo fortemente allarmati per come si sta avviando il nuovo gestore”.
Titano proponeva iniziative più utili ad incrementare risparmi e nuove entrate, come:
1) la rimodulazione della tariffa (si spera al ribasso) di acquisto dell’acqua all’ingrosso da Siciliacque da parte di ATI, dopo che il CGA di Palermo ne ha sancito l’illegittimità ormai 3 mesi fa.
2) 8 comuni hanno ottenuto illegittimamente la salvaguardia ex art.147, ora l’ATI proceda (come ha sempre annunciato) ad ottenere il controllo di quei pozzi e delle fonti. Gli 8 comuni con la salvaguardia non hanno più il diritto di accesso ai finanziamenti previsti dal piano d’ambito (circa 45 milioni di euro) come stabilisce la delibera regionale n.80 del febbraio 2019.
3) immediata cessione di reti e impianti dei consorzi Tresorgenti e Voltano.
4) urgente avvio delle procedure per la riduzione delle perdite idriche e caccia agli allacci abusivi.