Anfi ricorda Calogero Tramuta, finanziare ucciso dalla mafia nel 1996
VILLAFRANCA SICULA. La sezione A.N.F.I. di Sciacca, con il suo Presidente Franco Zerilli ed i soci tutti, in occasione dell’anniversario della sua nascita avvenuta il 31 agosto del 1951, ha voluto ricordare con orgoglio la figura del finanziere Calogero Tramuta, ucciso per mano della mafia nella notte tra il 26 e il 27 Aprile del 1996.
Tramuta, dopo più di vent’anni di onorato servizio presso il Corpo della Guardia di Finanza, decise di mettersi al servizio della comunità di Villafranca Sicula dedicandosi al commercio degli agrumi al fine di aiutare gli agricoltori ad ottenere una migliore redditività dal lavoro svolto nei campi.
“Un senso di riscatto che non venne gradito dalla locale criminalità organizzata – commenta oggi Zerilli – che decise di farlo fuori tramite un vile agguato”.
Grazie alla collaborazione della sorella Pietra Tramuta, è stato possibile ricostruire i fatti ed assicurare alla giustizia gli autori dell’omicidio del fratello: Emanuele Radosta e Choud Said, rispettivamente mandante ed esecutore materiale del delitto.
Pietra, residente a Carmignano in Toscana, era un’attivista dell’associazione “Libera” il cui coordinamento provinciale è stato dedicato al compianto Calogero e per decenni ha portato avanti la lotta contro la mafia. Il 22 Aprile del 2020, a causa di un male incurabile, Pietra si è ricongiunta al fratello Calogero e da tutti viene ricordata come “la Guerriera della Legalità”. A Lei il comune di Carmignano ha dedicato un giardino pubblico.
Oggi pomeriggio i soci della sezione di Sciacca dell’A.N.F.I. sono stati a Villafranca consegnando una targa ricordo al fratello di Calogero e Pietra.