Gli ex consiglieri del centrodestra: “La Valenti tenta di girare la frittata e vede sempre complotti”

SCIACCA. Gli ex consiglieri comunali Calogero Bono, Giuseppe Milioti, Salvatore Monte, Lorenzo Maglienti, Gaetano Cognata, Silvio Caracappa  e Pasquale Bentivegna tornano alla carica spezzando l’afa politica che regna in città anche a causa dello scioglimento del Consiglio comunale, luogo in cui le perturbazioni erano frequenti e i tuoni tra opposizione, maggioranza e giunta abbondavano.

E sui disservizi idrici che attanagliano la città, gli ex consiglieri sottolineano che “il sindaco Francesca Valenti ha perso un altra occasione, l’ennesima, per rimanere in silenzio”.

Dall’acqua agli intrattenimenti ferragostani, Calogero Bono, Giuseppe Milioti, Salvatore Monte, Lorenzo Maglienti, Gaetano Cognata, Silvio Caracappa  e Pasquale Bentivegna, attaccano l’Amministrazione che “proprio a Ferragosto ne ha combinato di tutti i colori, riferendosi all’ordinanza sindacale emanata all’ultimo momento per vietare qualsiasi tipo di manifestazione.

“Un provvedimento di tale portata non lo si fa cosi all’improvviso non tenendo conto di tutte quelle attività commerciali che avevano già predisposto gli acquisti, causando quindi perdite economiche ingenti. Per non parlare della determina dei giochi di artificio a ferragosto, prima annunciati ai quattro venti e poi in maniera maldestra revocata.  Amministrazione che ha perso proprio la bussola. Sulla polemica della Madonna del Soccorso preferiamo sorvolare (altro strafalcione comunque)”.

Ritornando sulla questione dei disservizi idrici, gli ex consiglieri accusano il sindaco di “tentare di girare la frittata. Quasi accusando che ci sia qualcuno che rema contro, dimenticando che lei è anche presidente dell’Ati e che ha diretto tutte le operazioni paventando risultati storici”.

Per gli ex consiglieri, “la realtà dei fatti è che la questione è stata gestita malissimo, senza piani di programmazione finanziari, e non vi sono ad oggi le risorse finanziarie per partire. Se non arrivano subito i 10 milioni della regione stanziati per salvare il tutto, ma  che debbono essere breve periodo restituiti dai Comuni, la questione diventerà molto difficile. La quota del comune di Sciacca tanto per fare un esempio supera il milione di euro, quella del comune di Agrigento 1,5 milioni. Il sindaco Valenti sulla questione deve dare risposte non a noi ma alle tantissime famiglie di Sciacca, diverse centinaia, e ai turisti che in queste settimane hanno visto l’acqua con il contagocce, provi a spiegare a loro come stanno le cose”.