Le ordinanze riusciranno a “blindare” il Ferragosto ?

SCIACCA. L’ordinanza emanata da molti sindaci per i giorni di Ferragosto, e tra questi quelli di Sciacca e Ribera, sulla carta dovrebbe blindare i tre giorni di festa per evitare rischi di ulteriori assembramenti. Ma in realtà, stando a ciò che si vede la sera in giro per il centro storico di Sciacca e nelle località balneari, di blindatura c’è poco visto che comunque il desiderio della gente di uscire e stare in compagnia è troppo grande. E insieme a questa inclinazione c’è quella di fare a meno delle mascherine.

In realtà, la mascherina all’aperto non è obbligatoria e l’ordinanza è diretta soprattutto a gestire le presenze all’interno dei locali, ma vieta gli assembramenti. E tanta gente fuori e tanti giovani ammassati nei luoghi della movida, seppure fuori e all’aria aperta, un po’ preoccupano.

Rispettate in queste prime pre le direttive che vietano di effettuare falò e bivacchi in aree comunali e demaniali e quelle che vietano manifestazioni pubbliche e fuochi pirotecnici. I controlli sono difficili da gestire, ci si affida soprattutto alla coscienza della gente e degli operatori economici, anche se su tutto il territorio provinciale è operativo un piano di sicurezza messo a punto durante una riunione in Prefettura del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa. I servizi di controllo saranno svolti anche a piedi dalle forze dell’ordine lungo le spiagge e in tutte le località balneari con la finalità di contrastare il verificarsi di comportamenti errati da parte dei cittadini. Specifici servizi saranno svolti anche nei centri abitati con personale a piedi e a bordo delle autovetture.

Il Prefetto, in considerazione del notevole aumento dei contagi in provincia, ha rivolto un appello ai cittadini e ai giovani, in particolare, ad assumere comportamenti corretti e rispettosi delle regole al fine di non determinare ulteriori occasioni di contagio.