Zappia: “Contagi record dall’inizio della pandemia, aumentano i ricoveri, diminuiscono le vaccinazioni. Peggio di così…”

PROVINCIA DI AGRIGENTO. Di Filippo Cardinale

Il record negativo, purtroppo, è stato raggiunto: all’11 agosto, in provincia, ci sono 1.442 contagiati e 60 ospedalizzati. Record negativo poiché, dall’inizio della pandemia,  la nostra provincia registra una quantità di positivi che non si era riscontrata nelle tre ondate precedenti. Siamo nel pieno della quarta ondata caratterizzata soprattutto da positivi non vaccinati.

Il quadro epidemiologico settimanale espresso dal commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia, è fin troppo palese di una situazione allarmante. Basti pensare che l’11 luglio scorso i contagiati in provincia erano 207 e dopo 1 mese, cioè all’11 agosto sono 1.442, ben sette volte maggiore. Anche i ricoveri sono aumentati. L’11 luglio scorso c’erano 10 persone ospedalizzate, dopo un mese sono 60, cioè sei volte in più.

Zappia, del resto, esprime bene in un “triplete” verbale cosa siamo riusciti a fare: “Contagi record, aumento di ricoveri, calo di vaccinazioni”. Una miscela ovvia che risiede in comportamenti da “liberi tutti”, ma anche da un comportamento refrattario alle vaccinazioni. Insomma, “peggio di così è difficile impegnarci per farcela”.

Oggi domina il concetto di “libertà”. Un concetto che in una epidemia, e quindi emergenza sanitaria mondiale, ha una interpretazione che viene perimetrata nel modo egoistico, pensando a se stessi e mettendo a repentaglio la salute altrui, della collettività. In questo strano e particolare concetto di “libertà” ci si rammarica,poi,se vengono assunte misure restrittive.

All’aumento esponenziale dei contagi risponde un dato direttamente proporzionale: la necessità del ricovero ospedaliero. E allora ecco che in un mese si è riusciti a rimpire la struttura ospedaliera Covid del Fratelli Parlapiano di Ribera, struttura che aveva permesso (nonostante le stupide critiche) di riaprire alle cure sanitarie ordinarie (non covid) gli ospedali di Sciacca e di Agrigento. Oggi, ambedue, sono stati riutilizzati per i ricoveri per ospitare soggetti positivi al covid.

Questa la situazione dei ricoveri. 

Fratelli Parlapiano di Ribera:

rianimazione covid: 4 posti letto occupati (40%) su 10 disponibili

sub intensiva: 5 posti letto occupati (50%) su 10 disponibili

medicina covid: 20 posti letto occupati (66,67%) su 30 disponibili

astanteria pronto soccorso covid: 4 posti letto occupati (40%) su 10 disponibili

Giovanni Paolo II di Sciacca:

rianimazione: 1 posti letto occupati (11,11%) su 9 disponibili

San Giovanni di Dio di Agrigento: 

medicina covid: 30 posti letto occupati (100%) su 30 disponibili

 

Hub vuoti. All’aumento dei contagi e dei ricoveri corrisponde, purtroppo, un vistoso calo delle vaccinazioni. Da una media giornaliera di 5.000 somministrazioni si è crollati a 2.000; un dato preoccupante che non permette di raggiungere la nota immunità di gregge. La direzione strategia dell’Asp di Agrigento ha avviato una serie di riunioni per agevolare la vaccinazione di prossimità, quel modo, cioè, di raggiungere il più possibile chi non è ancora vaccinato. 

 

Vi è un dato, in provincia, riferito alla percentuale di vaccinazioni che non è costante tra i vari Comuni agrigentini e tra i vari Distretti sanitari agrigentini. Vi sono dati dissociati che non trovano giustificazione. Ecco, allora, che la direzione strategica sta mettendo su un piano per coinvolgere il mondo sanitario nella sua interezza per raggiungere quanti ancora non sono vaccinati. Nella tabella seguente è agevole leggere come nella nostra provincia ci sono distretti sanitari in cui la percentuale di vaccinazione supera il 70% e distretti in cui ci si ferma al 58%.