A Ribera, Ferragosto e weekend da “coprifuoco”. Ordinanza restrittiva del sindaco, ecco la lunga lista dei divieti
RIBERA. Ordinanza restrittiva emessa dal sindaco Matteo Ruvolo per evitare assembramenti in occasione del fine settimana di ferragosto. Un’ordinanza che rispecchia il particolare momento in cui la curva dei contagi nella nostra provincia subisce un innalzamento record e porta con sé anche l’aumento dei casi di positività a Ribera.
“Nel territorio comunale di Ribera è presente un considerevole numero di locali di intrattenimento nonché, nelle località balneari, diversi stabilimenti e chioschi su spiaggia che attraggono un rilevante numero di frequentatori”, scrive nell’ordinanza Ruvolo. In modo particolare a preoccupare è Seccagrande dove gli assembramenti sono senza sosta e destano davvero parecchia preoccupazione.
“Pur essendo necessario favorire lo sviluppo delle attività economiche con la creazione delle condizioni per incentivare il movimento turistico”, per il sindaco Ruvolo si “appalesa assolutamente necessario il pieno rispetto dell’ordine e la salute pubblica e di tutte le misure di prevenzione e contrasto alla diffusione del contagio da COVID-19 ancora vigenti”. Tra l’altro, la Sicilia è ad un passo dalla zona gialla con la previsione, se non cambia l’andamento dei contagi, che già dal 16 agosto scatterà il primo livello di restrizioni.
A Ribera, attualmente risultano 29 contagiati, ma anche 28 cittadini in isolamento per documentata positività al Covid-19 e che ad oggi si è in attesa dei risultati di diversi tamponi molecolari.
Il sindaco Matteo Ruvolo ha valutato “i molteplici fattori di rischio per la pubblica incolumità che nel contesto degli eventi di Ferragosto possono essere accentuati da: abuso di sostanze alcoliche e/o di stupefacenti; attività di disturbo alla quiete pubblica; comportamenti indecorosi e in contrasto con le regole del vivere civile; violazioni delle norme di decoro e dell’igiene ambientale; violazione delle misure di prevenzione e contrasto alla diffusione del contagio da COVID-19 ancora vigenti”.
Ed è per tale motivo che “nel predetto periodo necessita un’opportuna disciplina di utilizzazione collettiva degli spazi pubblici; misure preordinate a limitare l’uso di bevande alcoliche e ad evitare assembramenti”.
Intanto, con l’ordinanza del Sindaco, sono vietati i falò anche in considerazione delle “condizioni meteorologiche, climatiche o ambientali sfavorevoli”. I falò, del resto, “può favorire l’afflusso e lo stazionamento di persone e può, dunque, determinare la formazione di assembramenti con il conseguente venir meno del distanziamento sociale”.
Con l’ordinanza del sindaco (N. 57 del 12 agosto) dalle ore 08.00 del giorno 14 agosto e fino alle ore 07.00 del giorno 15 agosto, vi è il divieto nelle località balneari del comune di Ribera:
di trasporto, con qualsiasi mezzo, sulla spiaggia di legna, carbone, carbonella e qualsiasi altro materiale che possa anche astrattamente servire all’ accensione di fuochi sulla spiaggia;
di accensione di fuochi sulla spiaggia con qualsiasi tipo di combustibile anche se contenuti all’ interno di bracieri;
di usare apparecchiature a fiamma libera e/o elettrici che producano faville;
di attività pirotecniche e l’accensione di fuochi d’artificio se non preventivamente autorizzati e regolamentati;
di campeggiare con montaggio di tende sulla spiaggia;
Sono valide anche le restrizioni- assunte con la precedente ordinanza n. 47 del 6 luglio scorso- nei giorni 13, 14, 15 e 16 agosto quali il divieto di svolgimento di qualsivoglia manifestazione, sia pubblica che privata; il divieto da parte degli esercenti attività di ristorazione, bar, pizzerie, lidi e altri esercizi commerciali di somministrazione di alimenti e bevande di effettuare trattenimenti e spettacoli di qualsiasi specie con attività di montaggio compreso il loro allestimento con impianti audio, luci e scenotecnici (a titolo esemplificativo dj, trattenimenti danzanti, musica live).
E’ possibile, nell’intero territorio comunale, negli esercizi quali bar e pub la diffusione musicale che deve essere accessoria, complementare e secondaria rispetto all’attività di somministrazione di alimenti e bevande ( musica di sottofondo) e con obbligo di cessazione alle ore 1.00.
I titolari e gestori di esercizi commerciali muniti della licenza prevista hanno l’obbligo di interrompere la vendita per asporto, consentita esclusivamente con le modalità di cui al punto 1 dell’ordinanza sindacale n. 47 del 6/7/2021 , di bevande alcoliche e superalcoliche dalle ore 24 alle ore 6.
E’ consentita a partire dalle ore 24 e fino alle ore 1.00 la somministrazione e il consumo esclusivamente al banco o ai tavoli con divieto per l’esercente di somministrare bevande alcoliche a persone in stato di manifesta ubriachezza. Per la vendita e somministrazione di bevande alcoliche su spazi o aree pubbliche diversi dalle pertinenze degli esercizi muniti della licenza prevista dall’articolo 86, primo comma, del TULPS si applicano i divieti di cui all’ art. 14-bis, comma 2, della L. 30/03/2001, n. 125 (divieto di somministrazione di alcolici dalle ore 24.00).
Inoltre, l’ordinanza ricorda: l’obbligo dì avere sempre con sé le mascherine. Di indossarle in modo corretto quando si è al chiuso in luoghi diversi dalla propria abitazione e all’aperto nelle situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale di almeno un metro o si configurino assembramenti o affollamenti ;
L’obbligo non è comunque previsto per: i bambini sotto i 6 anni, per persone che, per la loro invalidità o patologia, non possono indossare la mascherina; operatori o persone che per assistere una persona esente dall’obbligo, non possono a loro volta la mascherina;
Dal 6 agosto viene ricordato che bisogna avere la Certificazione verde COVID-19 (“green pass”) per accedere ai seguenti ai servizi di ristorazione per il consumo al tavolo, al chiuso; spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi; musei. altri istituti e luoghi della cultura e mostre; piscine. centri natatori, palestre,, sport di squadra., centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive; sagre e fiere, convegni e congressi; centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educa1ivi per infanzia, compresi i centri estivi e le relative attività di ristorazione; sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.