Servizio idrico, si allungano i turni di erogazione e aumentano i disagi dell’utenza

PROVINCIA DI AGRIGENTO.  Il recente passaggio del servizio idrico dal “privato” al pubblico si inizia con i disagi dell’utenza che deve sopportare in piena estate e con temperature africane il peggioramento dell’erogazione idrica. Slitta la programmazione dei turni e il servizio sostitutivo con l’autobotte ha un lungo elenco di utenze da soccorrere e lunghi tempi d’attesa. L’alternativa, per ironia della sorte dopo l’arrivo del servizio pubblico, è il ricorso alle autobotti del privato.

L’acqua è poca e la papera non galleggia un po’ ovunque in provincia. Particolarmente a secco le zone balneari di Agrigento e la frazione di Villaggio Mosè. Ma la carenza dell’erogazione idrica interessa tutta la provincia, non meno la parte ovest, quella che è ricca di pozzi.

All’acqua pubblica si arriva dopo un percorso che ha visto cittadini, chiesa, sindacati e associazione lottare per anni. E’ un traguardo di significativa importanza, ma va ricordato che nel 2007, quando il servizio fu affidato al privato, i primi segnali del miglioramento arrivarono nel giro di pochi giorni. Adesso l’utenza che ha applaudito al ritorno del servizio pubblico si aspetta miglioramenti dello stesso e non disservizi e peggioramenti.

Ovviamente è presto per dare giudizi, non lo è per sottolineare che bene non sta andando.

Franco Pullara