Zappia: “Con i nostri comportamenti poco accorti, non abbiamo speranza”. Ricoveri in forte aumento, contagi record

PROVINCIA DI AGRIGENTO. Di Filippo Cardinale

“Con i nostri comportamenti non ci sono speranze”. Lo sfogo del commissario straordinario dell’Asp di Agrigento riflette la forte criticità della situazione epidemiologica nella nostra provincia. Provincia che ha il triste primato di essere tra le prime in Sicilia per numero di contagi. Al numero delle positività accertate risponde, purtroppo, un aumento delle occupazioni dei posti letto ospedalieri.

Basta dare uno sguardo alla struttura ospedaliera Covid del Fratelli Parlapiano di Ribera. Grazie alla sua realizzazione (criticata inopportunamente da abbondanza di stolti), l’ospedale di Ribera ha consentito il ritorno alle attività sanitare non Covid degli altri ospedali della provincia, alcuni importanti come quello di Sciacca e Agrigento. Purtroppo, i comportamenti “leggeri” di questi ultimi tempi ha fatto innalzare in modo esponenziale la curva dei contagi tanto da infilarci nella quarta ondata. Dal 28 luglio al 4 agosto si è passati da 1.056 positivi ai 1.246. Ma basta fare qualche passo temporale all’indietro e ci si accorge meglio come i contagi si sono alzati in modo esponenziale: il 4 luglio (un mese fa) erano 230, dopo un mese la cifra è di 1.246; in un mese si sono registrati oltre 1.000 nuovi contagi.

L’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera sembra un hotel che segna il tutto esaurito come se si trattasse di un’occupazione turistica. Nel reparto medicina Covid si sono 29 (96,667%) ricoverati su 30 posti letto. In rianimazione sono 6 ad essere intubati su 10 posti disponibili (60%); in sub intensiva ci sono 9 ricoveri su 10 posti letto disponibili (90%). E’ abbastanza chiaro che si è al limite e che se i ricoveri aumentano ancora (ed è probabile), verranno riaperti reparti in altre strutture ospedaliere limitando di molto la normale erogazione di sanità non Covid.

Intanto, Paola Grisafi, finita in sub intensiva, ha lanciato l’appello a vaccinarsi. Sono ancora in molti a non averlo fatto. La copertura in provincia di vaccinazione è al 70%, ma considerata la variante Delta è assai facile comprendere con la percentuale di copertura deve essere ancora maggiore.

Le vaccinazioni continuano, le dosi ci sono, ma è necessario che non si faccia perdere tempo in inutili tentennamenti. Si spera nel Green Pass. Intanto, sono arrivate a supporto dall’esercito altre 4 squadre di medici per incrementare la vaccinazione di prossimità.