Grida il sindaco di Gangi, Francesco Migliazzo: “Tanta gente ha visto andare in fumo la propria azienda, i sacrifici di una vita, la propria abitazione. Quello che si vede è uno scenario apocalittico qualcosa che mai avremmo immaginato di vedere con i nostri occhi”.
E il vescovo di Cefalù, monsignor Giuseppe Marciante, in un messaggio: “Voglio raggiungere tutti i nostri contadini, tutti i nostri allevatori, tutti i cittadini che, con i propri occhi, assistono sbigottiti alla morte del loro sudato e onesto lavoro, alla distruzione di ogni bene materiale. Anni di sacrifici, di impagabile e irrisarcibile laboriosità inceneriti dalle fiamme appiccate da mani criminali che vanno ricercate e individuate tempestivamente. Potremmo essere di fronte a un pianificato studio di desertificazione della nostra economia a conduzione familiare o micro-aziendale a vantaggio di sporchi interessi economici verso destinatari che resteranno anonimi”.
I danni sono ingenti. Le aziende agricole e zootecniche distrutte dalle fiamme nelle campagne tra Gangi, Geraci Siculo e San Mauro Castelverde sono tantissime. Centinaia gli ettari di terreno andati in fumo. Ci vorrà del tempo per fare delle stime precise, anche perché le fiamme non sono ancora state domane, ma la macchina della solidarietà si è già attivata in particolare per andare incontro alle esigenze più urgenti di chi ha perso tutto. In queste ore servono ricoveri e foraggi per gli animali, acqua e terreni per il pascolo.
La Coldiretti Sicilia, tramite la responsabile “donne imprese” Marilina Barreca, ha già destinato 350 rotoballe di fieno ed una significativa quantità di mangime per gli allevatori rimasti senza foraggio. Da Coldiretti Sardegna sono invece in arrivo reti e palificazione per ripristinare le recinzioni bruciate dalle fiamme. Altre 200 rotoballe sono state messe a disposizione dalla Cooperativa Agricola Sant’Isidoro. Anche il presidente dell’Assemblea Regionale Gianfranco Miccichè ha disposto un contributo di 5 mila euro per l’acquisto di foraggi da destinare agli allevatori messi in ginocchio dal terribile incendio.
Foto di Madoniepress.