Acqua, Spataro: “L’Aica è un’avventura segnata le cui conseguenze graveranno sui cittadini onesti”

AGRIGENTO. “Come si pensa di potere attivare e assicurare un servizio pubblico essenziale, così oneroso ed impegnativo, partendo con un proprio capitale, di appena  20mila euro, e facendo leva su un promesso prestito da 10 milioni euro, ovviamente da restituire alla Regione?” e’ l’interrogativo che pone il consigliere comunale di Agrigento Pasquale Spataro, del movimento Onda che fa capo al deputato regionale Carmelo Pullara.

A Spataro “sembra davvero un falso avvio e un’avventura segnata, le cui conseguenze finiranno, come al solito, per gravare sui cittadini onesti”.  Spataro pensa al 2 agosto data dalla quale sarà le neo costituita consortile AICA a gestire il servizio idrico integrato nel territorio agrigentino. “Lo scenario che si delinea non è certamente rassicurante – afferma Spataro – le dinamiche prospettate mi lasciano fortemente perplesso e impongono attente e profonde riflessioni. All’orizzonte intravedo insidie e trappole per i cittadini.  Il serio pericolo è rappresentato dal fatto che AICA, in assenza di autonome disponibilità finanziarie, non avrà margini di manovra per far fronte ad eventuali perdite d’esercizio, con il pesante effetto che i Comuni dovranno accollarsi il rischio, scaricando il deficit accumulato sui contribuenti”.

Secondo Spataro, una situazione del genere “significherebbe che i cittadini saranno chiamati ad un ulteriore sacrificio, e quindi a farsi carico di un balzello sempre più pesante per garantire la totale copertura del costo del servizio. La Regione Siciliana, di fatto, se ne lava le mani, concedendo un prestito di 10 milioni di euro di cui ne chiede la restituzione, pur consapevole che l’AICA parte con le casse vuote e che i Comuni sono alle prese con bilanci appesantiti e non in grado oggi di supportare nemmeno l’ordinaria amministrazione”.

” La classe politica, sia regionale che nazionale, non può e non deve limitarsi a svolgere il ruolo creditizio di banca, quando ha sensibilmente contribuito a dare vita all’attuale situazione che si presenta difficile- aggiunge Spataro-. Anzi difficilissima e drammatica, il cui pericolo concreto sarà quello di vedere peggiorato il servizio, con inevitabili disagi ma anche con effetti negativi sul tessuto sociale, economico ed occupazionale”.