Forti emozioni all’inaugurazione del Mac di Gibellina tra tramonto, recita di Preziosi e omaggio a Battiato al pianoforte
GIBELLINA. Emozioni, straordinarie sensazioni, bellezza e arte, ma anche il ricordo di un uomo eccezionale che vide nell’arte la via dello sviluppo della Gibellina rasa al suolo dal terremoto del 15 gennaio 1968. Dopo sei anni, i lavori di ristrutturazione sono terminati e dopo un lungo stop forzato, tutto è al suo posto ed il Mac riparte.
Una inaugurazione, quella di ieri pomeriggio, in cui la figura centrale è stato l’ex sindaco illuminato Ludovico Corraro, uomo di profonda cultura. A fare gli onori di casa ci ha pensato il primo cittadino di Gibellina, Salvatore Sutera. L’assessore comunale alla Cultura e critico d’arte Tanino Bonifacio, ha fatto da cicerone nel corso di un’accurata visita guidata all’esposizione al presidente della Regione, Nello Musumeci.
Profonde emozioni ha suscitato l’inaugurazione nel contesto di un tramonto suggestivo che ha fatto da naturale cornice a due esibizioni dal vivo davanti ad un pubblico emozionato e partecipe. L’attore Alessandro Preziosi ha recitato alcuni passi da «La notte di Gibellina», testo di Massimo Recalcati, in cui si rivivono le prime ore del 15 gennaio 1968, data del terremoto nella Valle del Belice. Poi il momento di un omaggio a Franco Battiato, fatto rivivere dal musicista Angelo Privitera, stretto collaboratore del cantautore catanese scomparso a maggio, eseguendone al pianoforte alcuni indimenticabili brani.
Da oggi è possibile visitare il Mac di Gibellina, che sarà tappa fondamentale dei tour culturali in Sicilia, con la sua collezione di dipinti, sculture, grafiche, fotografie e maquette (oltre duemila in tutto, di cui quattrocento esposte), a formare la più grande raccolta di arte contemporanea di tutto il Sud Italia. Dall’atrio e dall’ingresso totalmente rinnovati, si passa alle sale espositive anch’esse ridisegnate: la prima è dedicata a Mario Schifano con il suo «Ciclo della natura», poi si passa al Futurismo, alla Scuola Romana, al Neorealismo, alla Scuola di Piazza del Popolo, al movimento Forma 1 con opere di Pietro Consagra, Carla Accardi ed Antonio Sanfilippo, senza dimenticare i preziosi lavori, tra i tanti altri, di Renato Guttuso, Mimmo Rotella, Toti Scialoja, Mimmo Paladino, Emilio Isgrò. Un patrimonio artistico inestimabile, tornato fruibile per tutti.