Acqua, Musumeci trova 10 milioni per l’Aica, ma i Comuni dovranno restituire il maxi prestito
PROVINCIA DI AGRIGENTO. Quanto dovrà restituire il Comune di Sciacca? E quanto dovranno restituire gli altri 35 Comuni? Non è dato sapere. Si sa, comunque, che la soluzione trovata da Musumeci per far fronte alla crisi del servizio idrico in provincia di Agrigento non è altro che un prestito. Un maxi “prestito” di oltre 10 milioni di euro da stornare ai comuni che fanno parte della nuova società consortile idrica affinchè questi garantiscano all’Aica la sopravvivenza nella fase di avvio senza che si registri il tanto temuto crollo del sistema. Soldi che, però, dovranno essere restituiti.
A trovare la soluzione è stato l’assessore agli Enti Locali Marco Zambuto. Gli oltre 10 milioni di euro saranno attinti dal Fondo per le autonomie locali (da qui la necessità di trasferirle ai Comuni, non direttamente all’Aica) ma dovranno appunto essere restituite. Dunque, non è un contributo a fondo perduto.
Saranno i Comuni, in quota parte, che verseranno la liquidità nella società consortile, permettendole ad esempio di pagare stipendi, bollette e quanto necessario a partire dal prossimo 3 di agosto, giorno in cui la palla passerà dalla gestione commissariale prefettizia a quella della nuova società consortile.
Ora spetta all’Assemblea regionale siciliana approvare il Decreto Legge.