Bono, Milioti e Maglienti: “Il sindaco requisisca gli impianti idrici per la gestione momentanea del servizio. Tempi lunghi per l’Aica”
SCIACCA. “Sembra irriguardoso l’atteggiamento di esultanza per un servizio, quello idrico, allo stato inesistente e che giustamente qualcuno in maniera esatta definisce come la vittoria di Pirro, adducendo spiegazioni legittime ed in linea con quanto da tempo denunciamo”. Ad affermarlo Calogero Filippo Bono, Lorenzo Maglienti e Giuseppe Bono i quali sono fortemente critici rispetto all’esultanza (ingiustificata) dei sindaci e dei politici per la costituzione dell’Aica che ha tempi lunghi per diventare operativa e, soprattutto, necessita di ingenti somme che dovranno sborsare i Comuni.
“Ormai, il ditino va veloce sulla tastiera del telefonino per annunciare sui social successi che non esistono”, chiosano i due, mentre nella realtà “si sommano i fallimenti di questi ultimi anni che vedono i cittadini sborsare fior di centinaia di euro per accaparrarsi un autobotte privata”:
Una società, la Laica che deve procedere ancora per un percorso pieno di ostacoli. “Nei vari deliberati dello statuto non vi è alcun parere contabile che, come viene evidenziato in diverse occasioni, deve essere dato e che sarà oggetto di ulteriori valutazioni e atti propedeutici, nei quali dovranno essere evidenziate le quote di partecipazione di ogni Comune”.
Bono, Maglienti e Milioti continuano evidenziando che “tutto è demandato alla verifica della sostenibilità finanziaria della Laica e che dovrà essere oggetto di altri atti deliberativi sui quali dovranno nuovamente pronunciarsi tutti i consigli comunali”.
Ad oggi, dunque, “sembra remota la possibilità che si faccia un passaggio senza avere contezza della sostenibilità finanziaria, ragion per cui la gestione ad oggi resta nelle mani del commissario con tutti i problemi evidenziati in questi giorni e in cui lo stesso commissario dice che l’esultanza dei sindaci non corrisponde alla situazione devastante venutasi a creare”.
Bono, Maglienti e Milioti invitano ad evitare una falsa “propaganda politica di basso profilo e scollegata dalla realtà disastrosa che la città di Sciacca sta vivendo in questo momento”.
Poi, l’invito al sindaco Francesca Valenti. “Abbia il coraggio di emettere ordinanza di requisizione degli impianti per gestire in proprio provvisoriamente il servizio e quindi evitare l’interruzione dello stesso anche in via provvisoria, perché l’impressione che questa è una cosa nata male e che finirà peggio”.