Anna Alba non è più sindaco di Favara, protocollate le dimissioni

FAVARA. Sono state protocollate le dimissioni della grillina Anna Alba che adesso è ex sindaco. Ultimato anche l’ultimo passaggio burocratico. Le dimissioni diventano irrevocabili dopo 20 giorni. Spetterà all’assessorato regionale alle Autonomia sciogliere la giunta e e inviare il commissario regionale.  La comunicazione delle dimissioni è stata data dal segretario generale Simona Maria Nicastro al prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, al presidente del consiglio comunale, alla Questura, alla Tenenza dei carabinieri di Favara e all’organismo straordinario di liquidazione del Comune di Favara.

Anna Alba, la cui vita da primo cittadino non è stata facile, ha annunciato le sue dimissioni sul suo profilo Facebook. Ha chiosato “di essere stata il capro espiatorio dell’odio della comunità favarese”. Insomma, i grillini che hanno sempre avuto nel loro Dna di gettare odio e veleni, stavolta sono colpiti con la loro stessa arma.

“Arriverà un commissario sicuramente molto più capace della politica che riuscirà a risolvere i problemi storici di questa comunità – aveva spiegato ieri -. Credevo di poter concludere serenamente questo mandato, ho amato Favara ho cercato veramente di attuare tutti gli indirizzi per il risanamento dell ente, ma purtroppo non è stato abbastanza. Purtroppo sì arriva ad un punto in cui è necessario fare i conti anche con la propria vita è la propria serenità personale e familiare. É stata una missione ardua piena di oneri ma soprattutto orgogliosa di essere stata una donna capace di affrontare fino ad oggi i problemi di una comunità così complessa. Onorata di essere stata la prima donna sindaco”.

Anna Alba era stata eletta con voto plebiscitario, ottenendo anche una maggioranza schiacciante in Consiglio comunale. Poi la fase calante fino a rimanere in stretta minoranza.

Lascia una città in stato di dissesto finanziario, con una grave emergenza rifiuti e con una carenza di erogazione idrica che ha fatto ritornare Favara a 30 anni fa.

Filippo Cardinale